giovedì 17 dicembre 2015

Donald Cerrone si aspetta un Dos Anjos diverso: "Adesso c'è l'USADA..."

Si avvicina l'incontro per la cintura dei leggeri tra Dos Anjos e Cerrone. Parola del Cowboy: "la difenderei 6 volte l'anno"







Sabato notte a Orlando, in Florida, nel main event di UFC on FOX 17, Donald Cerrone avrà l'opportunità di vendicare la sconfitta subita ai danni di Rafael dos Anjos il 28 di agosto del 2013 e conquistare il titolo dei pesi leggeri.
Nel loro primo incontro, il campione brasiliano vinse per decisione unanime (29-28). Il 'Cowboy' però è sicuro che stavolta le cose andranno diversamente. Da quel giorno di due anni e mezzo fa infatti, niente è più come prima: lui ha cambiato marcia e dato vita a una serie di 8 vittorie consecutive, di cui 5 finalizzazioni; per quel che riguarda Dos Anjos invece, fa notare lo sfidante, nel frattempo sono stati introdotti nuovi, severi controlli antidoping.

"La sua forza, oh, sarà una cosa diversa," ha dichiarato Cerrone a MMAFighting"Adesso c'è l'USADA che fa i test, quindi sarà tutto diverso. È tutta un'altra storia. Non rimugino troppo sul nostro ultimo incontro o niente di simile, è tutta un'altra cosa. Ho intenzione di finalizzarlo. Nel primo e nel secondo round sarò aggressivo di brutto."

Il nuovo protocollo antidoping è stato introdotto dall'UFC a luglio di quest'anno, 4 mesi dopo UFC 185, quando con una prestazione superlativa RDA sconfisse il favorito Anthony Pettis e divenne il nuovo campione dei pesi leggeri.
Da allora, secondo quanto riferito dall'USADA, Dos Anjos è stato sottoposto a 4 test antidoping a sorpresa, tutti risultati negativi. È quindi pulito, tuttavia proprio per questo Cerrone è convinto che il brasiliano sabato notte non sarà lo stesso di qualche mese fa.

"Assolutamente sì. Lo si vede un sacco. Non faccio nomi, ma se ne vedono molti che... 'oh, wow, hai un aspetto diverso e il tuo cardio è diverso e non incassi i pugni così bene come al solito.' Quindi mi piace, sono con loro al 100%. È uno schifo che siamo dovuti arrivare al punto di testare la gente perché non c'è onestà, ma, hey, combattiamo tutti alla pari, assolutamente sì. Fammi dei prelievi tutti i giorni se preferisci."

La tattica che adotterà RDA invece non cambierà secondo lui, quel che cambierà sarà il risultato.

"Sicuramente cercherà di trascinarmi al tappeto. Quello che ha fatto con Pettis, proverà a farlo anche a me. Sono molto più pericoloso spalle a terra di Pettis. Sono veramente convinto di essere meglio di Dos Anjos ovunque: in piedi, nel wrestling e nel jiu-jitsu. Sono sicuro di me stesso al 1000%. Cerrone con un ca**o di calcio in testa."

La cintura dei pesi leggeri è una delle meno attive dell'UFC: Pettis la mise in palio due volte su 560 giorni da campione (tra il 31 agosto 2013 al 14 di marzo di quest'anno) e lo stesso Dos Anjos la difenderà per la prima volta sabato, 280 giorni dopo la sua conquista.
Escluso questo incontro, in cui Cerrone è stato obbligato dall'UFC ad attendere 7 mesi per affrontare il brasiliano, il 'Cowboy' combatte ad una media di 4 incontri l'anno, ossia uno ogni 91 giorni.
Avere un campione che combatte così frequentemente farebbe la felicità di moltissimi tifosi e lui certo non si tira indietro, anzi, promette combattere ancor più frequentemente.

"Difenderei la cintura il più spesso possibile. Un sacco di campioni si fanno male, si prendono un sacco di tempo di riposo. Nah, diamoci dentro. La difenderei 6 volte l'anno, non me ne frega: non fa nessuna differenza, voglio solo continuare a combattere. È per questo che amo tutto ciò. L'allenamento e la settimana dell'incontro sono terribili. L'incontro in se? È quello per cui vivo, lo adoro."