sabato 5 settembre 2015

Conor McGregor vs il Mondo: "Andatevene a fanc***o tutti"

A UFC Go Big, McGregor ne ha per tutti. Cerrone non ci sta e volano parole grosse.










Ieri sera, nell'MGM Grand Garden Arena di Las Vegas, si è svolta quella che sarebbe dovuta essere la conferenza stampa di UFC Go Big: l'UFC Esagera.
Sarebbe, perché di fatto è stato il palco di uno spettacolo inatteso: Conor McGregor contro Tutti.

UFC Go Big ha riunito il presidente dell'UFC Dana White e vari tra i principali atleti nelle sue fila per presentare il fittissimo programma di eventi in serbo fino a fine anno.

Erano in tutto 18 i lottatori presenti. O forse sarebbe meglio dire 17+1, Conor McGregor appunto, che in pochi minuti è riuscito ad attaccare e offendere quasi tutti gli altri atleti presenti.

'The Notorious' ha incendiato gli animi quasi subito, quando ha interrotto il campione dei pesi leggeri Rafael Dos Anjos che stava rispondendo ad una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se avrebbe accettato affrontare l'irlandese.

 "Certo che lo acceteresti. Ti farei diventare ricco. Cambierei la tua vita da straccione," ha affermato McGregor. "Combatti con me e sarà una festa. Se firmi per combattere con me, fai una festa. Telefoni a casa, telefoni a tua moglie: 'Amore, ce l'abbiamo fatta: siamo ricchi, amore. Conor McGregor ci ha fatto diventare ricchi. Mettiti le mutandine rosse. Siamo ricchi, amore'. Quindi non dire che non accetteresti l'incontro, perché lo accetteresti come tutti i qui presenti lo farebbero se venisse loro offerto, indipendentemente da cinture o minc***te di questo genere. Sono colui che vi può fare diventare ricchi, in qualsiasi categoria di peso. Per cui andatevene a fanc***o tutti."

Molti hanno riso di fronte all'ennesima provocazione di McGregor. Non Donald Cerrone però, seduto dietro di lui e prossimo sfidante al titolo dei pesi leggeri.

"Conor non ha nessun diritto di salire a 55 [155 libbre]," ha detto il 'Cowboy'. "Non ce la farà mai. Non ha alcuna possibilità. Siamo troppo grandi per lui, troppo forti. Quindi prendi il tuo culetto inglese e levati di torno."

La stoccata è caduta come benzina sul fuoco.

“Sei troppo lento e troppo rigido. Sei rigido come una tavola. Ti spezzerei in due," ha ribattuto McGregor. "Vedo molta rigidità  quando guardo ai pesi leggeri. Lenti, rigidi. Sembra quasi che siano presi nel fango. I pesi piuma, loro colpiscono come fosse pesi mosca. Perciò è divertente stare qui giù a distruggerli e uccidere l'intera divisione. Ma ho lo sguardo puntato sulla categoria dei 155 e li vedo tutto lì, presi nel fango. Ma ditemi una cosa: mi sono mai sbagliato? Mi sono mai sbagliato? No.”

"Hai un mostro qui a 45, Aldo, che presto ti farà il c**o," lo ha avvisato Cerrone. "Non hai battuto nessuno e pensi di venire su a 155 e dimostrare qualcosa? Figurati. Abbassa le orecchie."

“È molto bravo a ha sparlare davanti al pubblico,” ha insistito Cerrone tra l'approvazione di altri lottatori. “Ma quando eravamo tutti là dietro non ha avuto niente da dire. Sono rimasto là dietro per 30 minuti vicino a lui e non ha avuto niente da dire.
Dovesse venire tra i leggeri lo inc***rei fino fargli uscire i Rice Krispies dagli occhi."

Poco dopo è venuto il turno di José Aldo.
Tra un battibecco e l'altro Conor McGregor ha ribadito il concetto già espresso pochi giorni fa.

"Non voglio spaventarlo più di quanto non lo sia già," ha detto McGregor. "È terrorizzato. L'ultima volta se l'è data a gambe, per cui adesso assumerò l'approccio opposto. Lo cullerò, mi prenderò cura di lui, gli sussurrerò parole di conforto, gli dirò che andrà tutto bene, che presto sarà tutto finito e con un po' di fortuna riuscirò a farlo entrare dentro l'Ottagono il 12 dicembre. Dopodiché metterò fine alla sua carriera."

Non contento, ha fatto notare che dall'incontro con Chad Mendes, il brasiliano non sembra più lo stesso.

"Sembra ti sia venuto un ictus. Il lato sinistro della tua faccia sta cadendo. Sono preoccupato per te. Sono onestamente preoccupato per te. Ti voglio bene. Ti voglio bene come se fossi la mia tr**a. Voglio solo assicurarmi che stai bene. Va a farti vedere, la tua faccia sta cadendo."

Lo stesso McGregor ha sconfitto Mendes per tko nel secondo round a UFC 189, quando l’atleta del Team Alpha Male accettò di sostituire José Aldo - infortunatosi alla costola - a due settimane dall’incontro.
L'americano, anch'egli presente alla conferenza stampa ha assicurato che se avesse avuto l’opportunità di prepararsi adeguatamente alla sfida, il risultato sarebbe stato diverso.

Il già caldissimo irlandese non gli ha dato però il tempo di finire la frase.

"Ti sei rannichiato per terra come una pu***na," gli ha ricordato. "Ti ho macellato il corpo. Non riuscivi neanche ad alzare le mani."


In seguito, Aldo è dovuto andare via anticipatamente per andare in aeroporto.

"Se ne sta già andando, non vuole restare." ha inveito McGregor. "Non verrà il 12 dicembre, come non lo è stato l’11 di luglio. Lo dico a tutti voi qui, dai 145 fino ai 170: preparatevi per questo incontro, perché non credo si presenterà. Avete l'opportunità di una vita, per cui preparatevi e non arrangiate scuse come Chad [Mendes] riguardo al camp o altre ca**ate simile. Preparatevi perché se la darà a gambe."

Non dovesse davvero presentarsi, sarebbe davvero un grande problema per l'UFC.
Tutti i migliori pesi piuma nel roster infatti, hanno già un incontro marcato lo stesso fine settimana di UFC 194: Max Holloway contro Jeremy Stpehens proprio a UFC 194 e Edgar contro Chad Mendes il giorno prima, nel main event di The Ultimate Fighter 22 Finale.

"Avete bisogno di creare, di far crescere altri idioti," ha detto McGregor ad un soddisfatto Dana White. "In modo tale che un giorno possano affrontarmi."