A meno di due mesi dall'incontro con Luke Rockhold, Weidman ha grande aspettative per UFC 194: "farà 1,4 milioni di pay-per-view."
Si avvicina il giorno di UFC 194.
Il più grande evento dell'anno. Forse il più grande evento degli ultimi anni.
Un palinsesto stellare: Jose Aldo, Conor McGregor, Chris Weidman, Luke Rockhold, 'Jacare' Souza, Yoel Romero, Max Holloway, Urijah Faber, Demian Maia. Solo per citarne alcuni.
Il campione dei pesi medi Chris Weidman sa che si tratta di qualcosa di speciale, anche economicamente - salvo infortuni dell'ultima ora naturalmente.
"Spero solo che la card non si smantelli," ha detto Weidman a The MMA Hour. "Se rimane così com'è, vi dico: farà 1,4 milioni di pay-per-view."
Solo un evento nella storia dell'UFC ha venduto più di 1,4 milioni di pay-per-view: UFC 100, con 1,6.
Brock Lesnar vs Frank Mir 2, George St. Pierre vs Thiago Alves, Dan Henderson vs Michael Bisping.
UFC 194 non è da meno.
"Prima di tutto, l'incontro tra José Aldo e Conor McGregor lo stanno promuovendo da quasi un anno, giusto? Hanno investito più soldi in quell'evento che in qualsiasi altro, e non è ancora avvenuto. Per cui spero prosegua così e che lo slancio continui.
Poi ovviamente ci siamo io e Luke [Rockhold] nel co-main event. Chiunque nel mondo delle MMA sa che questo è un incontro da guardare. Sarà un incontro straordinario."
Per quel che riguarda gli infortuni, lo stesso Weidman ha recentemente apportato degli accorgimenti alla sua stessa preparazione, accorciando il camp di due settimane.
"Per i miei ultimi due incontri, ho fatto sei settimane. Faccio meno per evitare infortuni, perché quando sono in camp si fa tutto molto seriamente, lavoro duro e non faccio nient'altro. Devo fare un sacco di sacrifici per quel che riguarda la mia famiglia e durante quelle sei settimane sono solo io e il mio camp. Sei settimane sono sufficienti.
Di solito facevo otto settimane e due settimane prima della fine ero già pronto. Mi dicevo, 'ok, sono pronto, vorrei combattere adesso'. Così negli ultimi due incontri l'ho ridotto a sei settimane e mi sento molto meglio. Sono pronto per essere al massimo al momento giusto."
Il campione dei pesi medi però non è esente da infortuni ed ha anzi dovuto subire critiche dopo essere stato costretto a posticipare per ben due volte il suo ultimo incontro con Vitor Belfort - vinto poi per tko nel primo round di UFC 187.
La prima a causa di una frattura alla mano; la seconda per un problema alla cartilagine delle costole.
Esperienze da cui comunque dice d'aver imparato parecchio.
"Ci penso sempre, ma non per quel che pensa la gente. È perché voglio combattere, voglio mantenere la mia famiglia e andare là fuori e dominare i miei avversari. Rinunciare ad un incontro è davvero doloroso, perciò spingo sull'acceleratore al 100%, ma devi essere intelligente: non salti dentro con gente a caso che vuole allenarsi con te.
Da campione, da fighter dell'UFC, tutti sanno di cosa parlo: ovunque vai tutti quelli che ti stanno attorno vogliono allenarsi con te. Vogliono tutti un pezzo di te e tornare a casa con qualcosa di cui vantarsi. Quindi devi allenarti con la gente giusta che sai non ti metteranno in situazioni in cui ti potresti fare male, solo perché hanno un ego grande così. È molto importante trovare brava gente ed io ho gente straordinaria con me e ottimi compagni d'allenamento."
Il suo prossimo avversario sarà Luke Rockhold (14-2), già campione dei pesi medi di Strikeforce e attuale numero uno del ranking. Un lottatore completo, con 12 finalizzazioni su 14 vittorie, 8 sottomissioni e 4 ko.
"È certamente una sfida diversa. Luke è realmente un ottimo fighter. Ha grandi capacità. Lo rispetto molto. Credo che il suo gioco sia veramente valido, per questo lo prendo molto, molto seriamente.
E penso sia una bravo ragazzo. Mi piace. Mi piace come persona. Mi fa incavolare con alcune cose che dice, ma non così tanto che poi non me ne dimentichi. Non mi dà fastidio più di tanto."
Dovesse difendere il titolo per la quarta volta consecutiva il 12 dicembre, il prossimo della fila dovrebbe essere Ronaldo 'Jacaré' Souza - premesso sconfigga Yoel Romero - ma c'è chi sogna un supermatch contro Jon Jones, nel debutto dell'UFC a New York, terra natale di entrambi.
Esistono molti "se" e molti "ma" e lo stesso Weidman ne aggiunge uno, col sorriso sulle labbra.
"Siamo sicuri che Jon Jones voglia un incontro così duro per fare il suo ritorno? La questione è questa."