Dave Sholler nega che l'UFC abbia mai insabbiato i risultati dei test antidoping di Vitor Belfort.
Dopo due settimane di silenzio l'UFC risponde alle pesanti accuse mossele da Deadspin il 21 settembre scorso.
Nell'articolo scritto da Josh Gross, erano venuti a galla documenti che mostravano inequivocabilmente il tentativo dell'UFC di insabbiare i risultati di test antidoping effettuati su Vitor Belfort a settembre del 2012 e che evidenziarono livelli di testosterone oltre i limiti consentiti.
"Credo sia importante tenere in mente che riguardo a questa storia, qualunque speculazione o congettura su un presunto occultamento dei fatti è categoricamente falsa," ha dichiarato durante la conferenza stampa del dopo UFC 192 Dave Sholler, responsabile delle relazioni pubbliche dell'UFC. "Il periodo della TRT è stato complicato per tutti: per l'UFC, per il Comitato Atletico e per gli stessi atleti. Penso che quando tutti si sono resi conto che non poteva far parte dello sport ed è stato bandito nel 2014, ci siamo mossi molto rapidamente nella stessa direzione, come affermato dal [Comitato Atletico del] Nevada."
Sholler ha quindi preferito spostare il discorso sull'impegno dell'UFC nella lotta contro il doping.
"La verità è che abbiamo firmato uno dei maggiori e più severi programmi antidoping al mondo con l'USADA. La nostra posizione nei confronti del doping è sempre la stessa: non c'è posto per il doping nelle MMA e continueremo a lavorare con Jeff Novitzky e l'USADA per assicurarci che non ci sia posto per il doping nell'UFC."
Si conclude così il primo round, chiaramente in favore di Deadspin.
Vedremo cosa succederà nel secondo.