sabato 21 novembre 2015

Holly Holm difende Ronda da chi "non ha il coraggio di mettere piede là dentro"

Holly Holm racconta le emozioni vissute dentro l'Ottagono: “È un posto brutale. Dove vincere è meraviglioso e perdere devastante."










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Diciamoci la verità, molta gente non aspettava altro che Ronda Rousey perdesse per poterle scagliare addosso quel che aveva dovuto tacere fino a sabato notte. È inevitabile, fa parte dello sport, tanto più quando hai una personalità così forte e polarizzante come l’ex campionessa dei pesi gallo. E così, da quando è caduta esanime al tappeto a Melbourne, le hanno tirato addosso di tutto, da ogni direzione: critiche, accuse e scherno da colleghi, avversarie e tifosi, ma anche cantanti come 50 Cent e Justin Bieber o (pseudo) politici come Donald Trump.
Ancora meno sorprendente è il fatto invece che vari grandi campioni di questo meraviglioso sport si siano schierati in sua difesa e sostegno, o quantomeno mostrato rispetto. Anderson Silva, BJ Penn, Daniel Cormier, Nick Diaz, persino l’arcinemico Floyd Mayweather e ora anche la sua stessa carnefice: Holly Holm.

“Spero che la gente non sia troppo cattiva,” ha detto la nuova campionessa dei pesi gallo giovedì a The Dan Patrick Show. “Facciamo un duro lavoro che la maggior parte della gente non è in grado di fare. Quando entri in quell’Ottagono, è uno dei posti più isolati del mondo, perché dipendi solo da te stessa. Un sacco di gente non avrebbe nemmeno il coraggio di mettere piede là dentro e rischiare tutto ciò che hanno.
Milioni di persone ti guardano e puoi finire ko come puoi non finirci; puoi fare bene e puoi fare male, ma devi entrarci in un certo modo d’accordo, sapendo che milioni di persone ti guarderanno . C’è un motivo per cui solo certe persone combattono: ti esponi completamente e sai che la gente avrà qualcosa da dire, in un modo o nell’altro.”

È difficile dire se a parti invertite, Ronda Rousey avrebbe dimostrato tanta empatia quanto Holly Holm e questo è forse uno dei motivi per cui ‘Rowdy’ è ora oggetto di veementi attacchi.

“Ogni qualvolta arrivi lassù, la gente avrà voglia di parlare in un modo o nell’altro. Lei ha sempre parlato parecchio durante la sua carriera e penso che così sia più facile che poi la gente si attacchi a qualcosa. Penso sia forte abbastanza comunque: è in grado di gestirla.”

La Holm ha detto di non aver visto la Rousey dopo l’incontro e di non aver parlato con lei. Ronda si è dovuta sottoporre ad un’operazione di chirurgia plastica per curare la lacerazione al labbro rimediata durante l’incontro di sabato notte a UFC 193 e, di ritorno a Los Angeles, si è coperto il volto dalle telecamere con un cuscino all’uscita dall’aeroporto.

“Spero stia bene. So che è stata campionessa per una ragione, ovviamente. È veramente dominante e una grande atleta. È stata la campionessa per molto tempo. Sono sicura che tornerà presto.”

Davanti ad un pubblico record di oltre 56.000 spettatori, Ronda Rousey ha conosciuto la sua prima sconfitta nelle MMA; dall’altra parte dell’Ottagono invece, Holly Holm ha coronato una carriera già ricca dei titoli mondiali di boxe e kickboxe.

“È un posto brutale in cui stare, è ciò che rende vincere così meraviglioso e perdere così devastante. Ma è ciò che rende vincere così meraviglioso e se sei un lottatore stai sempre inseguendo quella sensazione di trionfo. È per questo che lo facciamo.”