Prima storica riunione contro i tagli estremi di peso. Due le proposte: nuove categorie e abolizione dell’endovena.
Si è riunito settimana scorsa a Los Angeles, in California, il Consiglio delle Nuove Regole e Regolamenti delle MMA per discutere e proporre nuove regole che possano aiutare nella lotta contro i tagli estremi di peso, problema grave e noto nel mondo delle Arti Marziali Miste, a causa del quale solo due settimane fa è deceduto il fighter cinese Yang Jian Bing di ONE Championship.
Alla riunione hanno partecipato oltre 40 persone, tra fighter, rappresentanti di tutte le principali organizzazioni di incontri di MMA del mondo, arbitri e altre figure di spicco degli sport da combattimento.
Il consiglio è composto da 10 membri: il presidente Sean Wheelock (ex commentatore di Bellator e commissario atletico del Kansas), gli arbitri John McCarty, Rob Hinds e Kevin McDonald, Matt Hughes, Jeremy Horn, Randy Couture, il medico di bordo ring David Watson, il direttore del Comitato Atletico della Georgia Matt Woodruff e Brian Dunn, capo della Commissione Atletica del Nebraska.
Dalla riunione sono emerse due idee che hanno riscontrato un parere favorevole praticamente unanime:
- L’estensione del numero di categorie di peso da 9 a 13, in modo tale da ridurre lo scarto tra l’una e l’altra. La nuova suddivisione sarebbe (in libbre): 115, 125, 135, 145, 155, 165, 175, 185, 195, 205, 225, 265 (pesi massimi) e supermassimi
- L’abolizione dell’endovena come metodo di reidratazione dopo il controllo del peso (già in vigore nell’UFC, ma non a livello generale nelle MMA)
Le nuove proposte verranno ora inoltrate al Consiglio dei Medici, presieduto da Andy Foster, responsabile esecutivo del Comitato Atletico della California e anch’egli presente alla riunione. Una volta approvate, Mike Mazzulli, presidente dell’Associazione dei Comitati Pugilistici (ABC), ne proporrà il voto ai membri dell’Associazione durante la riunione annuale di Agosto, perché vengano così ufficialmente introdotte nel Regolamento Unificato delle MMA.
Altre idee sono state discusse, ma per il momento lasciate in sospeso:
- L’introduzione di analisi in grado di determinare se un lottatore è disidratato prima dell’inizio di un incontro. Secondo Foster infatti, uno studio condotta da medici nel 2013 mostrerebbe che il 39% dei fighter entra nella gabbia disidratato
- L’introduzione di test capaci di stabilire il peso minimo salutare di ciascun lottatore
- L’introduzione di un nuovo sistema di controllo del peso, costituito da un primo controllo effettuato 2 o 3 giorni prima dell’incontro, seguito da un secondo, il giorno stesso dell’incontro, in cui non sarebbe consentito agli atleti oltrepassare una certa percentuale del peso fatto registrare al promo controllo. Quest’ultima idea è stata proposta dopo che il dottor Edmund Ayoub, vice presidente dell’Associazione dei Medici di Bordoring, ha spiegato che da un punto di vista fisiologico è impossibile che il nostro corpo si reidrati completamente in sole 24 ore dopo tagli di peso eccessivi (con o senza endovena).
“È un nuovo giorno,” ha dichiarato Mazzulli. “Abbiamo veramente il dovere di fare passi avanti. Questo è uno sport giovane e dobbiamo crescere con lui e assicurarci che stiamo facendo il meglio per gli atleti.”