
Sara McMann si aggiunge alla già lunga lista di lottatori dell'UFC
insoddisfatti con l'accordo realizzato con la Reebok, che vestirà in modo
esclusivo gli atleti a partire dal prossimo Luglio.
"Credo sia un argomento davvero delicato," ha detto ai microfoni
di The MMA Hour, "perché se guardi i numeri e guardi i fatti ci sono i
presupposti per una discriminazione sessuale nel modo in cui l'accordo è stato
stipulato.
Penso che l'UFC e la Reebok non vorrebbero essere considerati come qualcuno
che tratta le donne ingiustamente."
L'ex olimpionica di lotta libera non si è fermata qui e affermato che ne
parlerà con un avvocato prima di decidere il da farsi.
"La discriminazione sessuale è una questione molto importante,"
ha spiegato la McMann. "Non mi esporrò senza prepararmi, se non sono nel
giusto. Non pesterò i piedi e farò i capricci. Lo farò in maniera intelligente
e dirò che è realmente incorretto."
Il peso gallo statunitense attacca in particolare la struttura dei
guadagni, proporzionale al numero totale di incontri realizzati tra UFC e
Strikeforce di ogni atleta. Le categorie di femminili, avendo una storia ben
più giovane di quelle maschili, saranno quindi inevitabilmente penalizzate da
questo sistema.
"Le donne sono state introdotte solo recentemente, ma ciò non vuol
dire che non abbiano combattuto per anni o siano state in altri sport per anni
e non meritino di essere ricompensate per questo. Gli uomini si prendono la fetta
più grande e noi restiamo a bocca asciutta perché siamo state aggiunte solo
recentemente."
La McMann ha inoltre rivelato che perderà parecchio denaro a causa di
questo accordo, ma che lo accetterebbe se il suo fosse un caso unico. Tuttavia,
il suo destino è uguale a quello di tutte le sue colleghe.
"Non credo sia stato fatto di proposito," ha concluso,
"perché sulla carta é giusto. Penso che l'UFC non voglia fregare le donne.
Se così fosse, non le avrebbero neanche introdotte."
La risposta dell'UFC non si è fatta attendere.
"Il nuovo accordo sulle divise
dell'UFC (AOP)," ha dichiarato in una nota ufficiale emanata Giovedì,
"riconosce equamente il numero di incontri effettuati da ogni atleta, ben
come qualunque incontro abbia effettuato con WEC e Strikeforce durante il
periodo in cui queste organizzazioni erano sotto contratto con Zuffa, proprietà
della LLC. Le lottatrici femminili con un numero limitato di incontri, in
conformità con questo accordo vengono trattate allo stesso modo di altri lottatori
o lottatrici esperienti nuovi nell'UFC e provenienti da altre organizzazioni
non incluse in questo accordo. Questo nuovo accordo è stato pensato in modo da
garantire le stesse opportunità sia per gli uomini che per le donne per
qualunque numero di incontri da loro effettuati. Inoltre, i detentori del
titolo e loro sfidanti, indipendentemente da questo numero, verranno equamente
ricompensati per i loro incontri in conformità con l'AOP, cosa che pochi altri
sport possono vantare"
Il primo round va insomma all’UFC.
Vedremo se è un knock out o se la McMann sarà in grado di rispondere.