lunedì 1 giugno 2015

L’ACCORDO REEBOK COSTA A ERICK SILVA 12.600$ AL MESE

L’accordo tra l’UFC e la Reebok, che a partire da Luglio vestirà ufficialmente i lottatori in modo esclusivo, non smette di alimentare polemiche. Si stima infatti che 80-90% degli atleti subirà una perdita di guadagni.
Erick Silva, in un’intervista a Globoesporte.com, ha rivelato quale sarà l’impatto per lui.


“L’UFC ha cambiato un po’ la forma di pagamento con quest’accordo con la Reebok. Io e il mio procuratore ci siamo già seduti al tavolo, abbia fatti i conti e visto che perderemo abbastanza con questo nuovo contratto dell’UFC. Perderemo circa 40.000 reali al mese [12.600$]. Questo nuovo piano della Reebok è difficile per chi ha molti sponsor, perché è molto restrittivo e gli sponsor non vogliono pagare lo stesso montante senza essere mostrati negli incontri, che è il momento in cui l’atleta da loro più lucro.”  

Il talentuoso peso medi brasiliano spera recuperare parte delle perdite attraverso una filiale della palestra Team Nogueira che ha recentemente inaugurato, tuttavia sa che, reduce da due convincenti vittorie contro Mike Rhodes e Josh Koscheck, sconfiggere anche Rick Story il prossimo 27 Giugno nel TUF Brasil 4 Finale potrebbe risolvere ogni problema.

“Io e il mio procuratore (Mauro Duda) stiamo già parlando con Joe Silva per poter incontrare una forma di recuperare, di non perderci. È l’ultimo incontro del contratto, so che devo fare un ottimo combattimento, un combattimento molto aggressivo, proprio per questo, in modo da poter recuperare questa perdita col rinnovo del contratto. Questo è il progetto, il dialogo è a buon punto, non è facile ma ci proviamo.”

Un’altra soluzione potrebbe essere aumentare la frequenza di incontri e attingere così rapidamente soglie superiori di guadagni dalla Reebok. Silva però, che non ha mai combattuto più di tre volte l’anno, preferisce non sbilanciarsi.

“No, no. Io accetto gli incontri se sto bene, quindi indipendentemente dal numero di combattimenti, il che vuol dire, logicamente, che è il mio corpo, sono i miei medici, se non sono in condizione di lottare no lotto. Credo che questo sia molto importante, credo che l’importante sia la mia salute, al di là dei valori, al di là di tutto, credo che sia la mia salute quel che è più importante. Se sto bene è logico che lotti, mi piace lottare, allora stando bene potrei fare quattro o cinque incontri l’anno. Mi è già capitato di fare tre incontri in meno di un anno. Per farne cinque, un atleta deve essere in forma e non farsi male tra una e l’altra perché è difficile prepararsi per combattere nuovamente.”