L'UFC non perdona a Jacob "Stitch" Duran i commenti negativi sull'accordo con la Reebok rilasciati durante un'intervista.
Jacob "Stitch" Duran è stato licenziato dall’UFC.
Rispettato come il miglior cutman nel mondo dell’MMA – il medico che si prende cura delle ferite dei lottatori durante gli incontri – Duran ha ricevuto una chiamata, ha detto a MMAFighting.com, il giorno dopo essere stata pubblicata una sua intervista rilasciata a BloodyElbow.com.
In quell’intervista, “Stitch” aveva rivelato che con l’entrata in vigore dell’accordo Reebok ha perso parecchio denaro perché, al pari dei lottatori, ha dovuto rinunciare ad alcuni sponsor. A differenza degli atleti tuttavia, i cutmen, come qualunque altro collaboratore dell’UFC, non ricevono alcun compenso da parte della Reebok.
“È stato un duro colpo,” ha detto Duran a BloodyElbow. “Mi pagavano al mese, quindi era un bell’aiuto. Quello sponsor mi pagava davvero bene, per cui è stato un po’ uno shock dovervi rinunciare.”
Il giorno seguente, la chiamata dell’UFC per comunicargli che non avrebbe più lavorato con loro: licenziato.
È stato lo stesso Durant a renderlo noto su Twitter, mentre l’UFC ha preferito non commentare l’accaduto.
@daej81 You will be the first to know that the UFC just let me go because I spoke out about the Reebok deal. Got to look for a new job!
— Jacob Stitch Duran (@StitchDuran) July 21, 2015
“Stitch” non si è detto sorpreso di quel che è accaduto, ma essendo cresciuto lavorando come contadino in condizioni terribili, si è ripromesso non avrebbe mai più accettato abusi da parte di datori di lavoro
.
“Ho imparato da quell’esperienza. È impensabile che, come persona, possa accettare in silenzio, da adulto, passarci nuovamente. Sono anni ormai che l’UFC mostra non aver alcun rispetto per il grande lavoro che fanno i cutmen.”
Un pensiero speciale va a Dana White, colui che sì, gli ha “cambiato completamente la carriera”, ma anche l’uomo che non ha trovato il coraggio, dopo 14 anni di lavoro insieme, di dirgli le cose in faccia.
“È un’altra cosa che mi fa arrabbiare, che non ha avuto le palle di comunicarmelo lui stesso: mi ha fatto chiamare da altri.”
Il licenziamento di Duran, ricorda inevitabilmente quello di Burt Watson, ex coordinatore delle operazioni dell’UFC, anch’egli vittima di un trattamento simile lo scorso febbraio dopo una discussione avuta con un responsabile dell’UFC.
“Gli hanno mancato di rispetto. Mancare di rispetto a lui è stato mancare di rispetto a tutti noi, perché lavoravamo tutti sotto di lui.”
Durant comunque, conosciutissimo nell’ambiente degli sport da combattimento per il suo straordinario lavoro, non è molto preoccupato di aver perso il posto nell’UFC. Ha già accordi nel mondo della boxe, lavora con il campione dei pesi massimi Wladimir Klitschko e sonderà altre organizzazioni di eventi MMA.
“Non è che mi mancherà lavoro. È solo che mi piaceva veramente lavorare con i lottatori e la gente nell’UFC. Ma essere pugnalato alla schiena da Dana, che non ha avuto le palle di chiamarmi, non fa nient’altro che mostrare con che tipo di persona avevo a che fare.”
Eppure, non è sempre stato così.
“Dana è certamente cambiato. Ora è tutta una questione economica. Una volta era un ambiente dedicato ai lottatori.”