L'ex campione dei pesi medi dell'UFC è stato sospeso per un anno e multato dopo essere risultato positivo a test antidoping.
Il Comitato Atletico del Nevada ha unanimamente votato per una sospensione di un anno nei confronti dell'ex campione dei pesi medi del'UFC, Anderson Silva.
Il periodo di sospensione è retroattivo e si applica quindi a partire dal 31 gennaio di quest'anno, data dell'ultimo test somministrato al brasiliano, la notte dell'incontro con Nick Diaz a UFC 183.
Silva ha anche ricevuto una sanzione di 380.000$, valore equivalente alla somma del bonus vittoria di 200.000$, più il 30% della borsa (600.000$), ossia altri 180.000$.
Inoltre, il risultato dell'incontro è stato commutato in no-contest.
La difesa presentata dal suo avvocato, Michael Alonso, è stata insufficiente e in alcune circostanze molto superficiale.
Non sono stati in grado, ad esempio, di spiegare la presenza di androsterona rilevata dal test antidoping realizzato a sorpresa il 9 di gennaio.
Hanno giustificato il drostanolone - incontrato tanto il 9 come il di gennaio - adducendo che analisi da loro effettuate hanno mostrato provenga da uno stimolante sessuale, tuttavia non sono stati in grado di esibire alcun documento di prova.
Lo stesso Anderson Silva è apparso evasivo quando interrogato e il commissario Anthony Marnell ad un certo punto ha deciso di tagliare corto.
"Le è mai venuto il dubbio che, accettare una sostanza trasparente in un flacone azzurro da un amico proveniente dalla Tailandia, considerando l'atleta d'alto livello che lei è, tutto quel che c'era in ballo e tutto ciò da cui si stava riprendendo, forse non era la cosa migliore da fare?"
"No, non ci ho pensato," ha risposto Silva attraverso il suo manager e interprete Ed Soares. "Sono un essere umano, commetto errori e questo è stato senza dubbio un errore. Se avessi saputo che quella sostanza, che ero convinto contenesse altro, avesse creato questo genere di problemi, non l'avrei mai presa."
Il lottatore brasiliano ha inoltre aggiunto non aver dichiarato l'uso del suddetto stimolante sessuale, nel questionario precedente l'incontro, perché si era sentito "a disagio" ad ammetterlo e pensando comunque che non sarebbe risultato dalle analisi - dichiarazione passata agli atti come "falsificazione deliberata" dal commissario Pat Lundvall.
L'avvocato Alonso ha chiesto clemenza quindi, sottolineando che, nonostante una lunga carriera, è la prima volta che Anderson Silva risulta positivo ad un test antidoping.
La commissione ha rifiutato la richiesta ed ha anzi inflitto all'ex campione dei pesi medi dell'UFC il massimo della pena prevista - tra 9 e 12 mesi di sospensione.
"Non voglio togliere nulla alla carriera del Sig. Silva: ha fatto cose straordinarie. È di gran lunga uno dei migliori lottatori al mondo," ha detto il commissario Anthony Marnell. "Ma questa è la prima volta che è stato davvero sottoposto a test avanzati, per cui è difficile dare molto credito ai risultati dei test anteriori. Non alla sua carriera, ai risultati dei test."
"Ho l'impressione che ci sia qui l'intenzione di usare queste sostanze per recuperare da un pesantissimo infortunio. Ho l'impressione, non sto dicendo che sia così, ma ho come l'impressione che non ci stiano raccontando tutta la storia. Si capisce chiaramente quel che è successo, ci stiamo semplicemente girando intorno. Ed è per questo che provo frustrazione di fronte a tutta questa debole testimonianza."
Questa sentenza rappresenta una severa sconfitta per Anderson 'The Spider' Silva.
Considerato da molti come il miglior lottatore della storia delle MMA è da sempre difensore di uno sport pulito, privo di doping.
Un contraccolpo durrissimo quindi, per lui e per tutti i suoi tifosi. Più pesante di qualunque altra sconfitta subita in carriera.
Sarà in grado di rialzarsi anche questa volta?