giovedì 17 settembre 2015

Dopo il caso Nick Diaz, Henry Cejudo si rifiuta di combattere in Nevada

In un durissimo attacco, Henry Cejudo afferma che la NAC non garantisce processi antidoping imparziali e giusti.







Ieri Ronda Rousey, oggi Henry Cejudo.
Il fronte di difesa di Nick Diaz cresce col passare delle ore, se non dei minuti.

Tuttavia, il peso mosca dell'UFC ed ex medaglia d'oro di lotta libera alle Olimpiadi di Pechino eleva la protesta ad un livello mai visto prima d'ora.

Attraverso una lettera inviata dal suo procuratore Bill McFarlane a MMAFighting, Cejudo ha dichiarato che in cosiderazione della condanna inflitta a Nick Diaz, ma ancor più del  modo in cui il processo è stato condotto, non lotterà mai più in Nevada.

Diaz è stato sottoposto a tre esami dell'urina il 31 gennaio, data di UFC 183: una prima dell'incontro con Anderson Silva (alle 7:12 pm, ora di Las Vegas) e due dopo l'incontro (alle 10:38 pm e alle 11:55 pm).
Il primo e il terzo campione sono stati analizzati secondo i protocolli WADA (Agenzia Mondiale Anti-Doping) dal laboratorio Sports Medicine Research and Testing Laboratory ed entrambi sono risultati negativi.
Il test delle 10:38 pm è stato invece effettuato e analizzato dal centro Quest Diagnostics, un laboratorio non certificato dalla WADA. Quel campione fu l'unico a mostrare una concentrazione di metaboliti della marijuana oltre il limite consentito dal regolamento.
Il campione non è mai stato contro-verificato, ma rimane comunque l'unico capo d'accusa contro Nick Diaz.

La decisione di Cejudo è drastica e il potenziale impatto sulla carriera dell'imbattuto (9-0) numero 5 della classifica dei pesi mosca è enorme: non combattere in Nevada vuol dire non combattere a Las vegas, sede della vasta maggioranza degli eventi dell'UFC.

Ecco la traduzione integrale della lettera:

Sono assolutamente inorridito da come la NAC ha gestito il processo a Nick Diaz. Il problema non è la magnitudine della pena stabilita per Nick Diaz, è il processo, o la sua mancanza, per determinare la colpevolezza o l'innocenza di Nick Diaz. Esistono discrepanze significative tra i campioni dei [3] test e la NAC ha l'obbligo assoluto di risolvere tali discrepanze prima di pronunciarsi sulla pena. Quel che la NAC ha fatto è stato ignorare l'iter di un regolare processo ed ha stabilito subito la pena.

Dimentichiamoci i fatti e l'esistenza di prove, quel che interessa è castigarlo. Che la NAC ignori i risultati negativi dei testi condotti da Sports Medicine Research and Testing Laboratories, un laboratorio certificato dalla WADA specializzato nel rilevamento di sostanze dopanti (PED), in favore di risultati "questionabili" di un ente non riconosciuto e non specializzato in PED è semplicemente incredibile.

Che il presidente della commisione Aguilar dica inoltre, "Penso abbiamo un test positivo oggi," è un'assurda inosservanza di un'attenta e completa considerazione dei fatti. Sono del parere che siamo di fronte ad un abuso di potere e ad un affronto diretto allo stesso concetto e pratica di regolare processo.

Che la NAC giustifichi oltremodo la loro decisione basandosi sull'affermazione che non hanno budget per usufruire di un laboratorio approvato dalla WADA è come dire che la giustizia e un processo regolare sono possibili solo a prezzi di sconto e accettabili. La decisione della NAC non sembra essere basata su fatti o prove, ma sull'arroganza. 

Spero sinceramente che l'UFC prenda parte al dialogo in relazione a questa situazione. Se non pubblicamente, che sia privatamente. È davvero spiacevole, credo sia tuttavia prudente che l'UFC sappia che Henry Cejudo non combatterà nel Nevada. Semplicemente non ho fiducia che la NAC sia in grado di condurre un giusto e credibile processo riguardo test antidpoing o che agirà in modo onesto e imparziale. Henry è stato testato più di cento volte secondo il programma USOC/USADA e non è mai risultato positivo. Questo perché non ha mai fatto uso di sostanze proibite, ma anche perché i test sono sempre stati condotti da personale competente e imparziale secondo un programma attendibile usufruendo di laboratori certificati dalla WADA.

Faccio i miei complimenti all'UFC per l'imposizione della loro politica antidoping, poiché viene col lascito e la credibilità dell'USADA e anche con adeguati protocolli e procedimenti per garantire test giusti e credibili.
Il contrario sembra vero per quel che riguarda la NAC. Finché la procedura dei test condotti dalla NAC non potrà essere controllata indipendentemente, i suoi risultati resi pubblici e prese misure correttive, non credo personalmente che sia un luogo sicuro e credibile in cui lavorare. Qusto include il controllo delle recenti azioni e competenze dei membri della Commissione.
Altri potrebbero volere giocarsela in Nevada, ma da parte mia non sento che la NAC sia capace di operare in modo consistente con la dichiarazione della sua missione, o di esercitare un giusto processo nell'applicazione delle norme.

Henry Cejudo combatterà contro Jussier Formiga (18-3) il 21 di novembre a Monterrey, in Messico e una vittoria potrebbe garantigli l'opportunità di sfidare Demetrious ' Mighty Mouse' Johnson per il titolo dei pesi mosca.