mercoledì 23 settembre 2015

Johny Hendricks 2.0: "Se non sarò spettacolare mi spiace, ma è ciò che gli arbitri vogliono."

Johny Hendricks parla di Lawler vs Condit, di Nick Diaz e della corsa al titolo: "Non mi interessa."









Il 3 di ottobre Johny Hendricks (17-3) affronterà Tyron Woodley (15-3) nel co-main event di UFC 192: Cormier vs Gustaffson.

Ma non era questo quel che voleva.
Dopo aver perso la cintura dei pesi welter contro Robbie Lawler a UFC 181 per decisione non unanime - e discutibile - tutto quel che voleva era una rivincita.
Non l'ha ottenuta: l'UFC gli ha prima preferito Rory MacDonald come sfidante al titolo ed ora spetterà a Carlos Condit, a UFC 195 il 2 di gennaio.

Ad ogni modo, dovesse sconfiggere Woodley, terzo nella graduatoria dei pesi welter, il seguente incontro per il titolo sarà quasi sicuramente suo.

"Non me ne frega," ha dichiarato Johny Hendricks ai microfoni di Ground and Pound TV. "Mi sono già passati sopra due volte. Adesso combatto e basta. Se sto bene vado a combattere. Non mi importa con chi o quando, una volta che sto bene. Subito dopo quest'incontro, vedremo come sta il mio corpo, mi prendo una settimana di pausa, mi rilasso e decido cosa fare dopo. La penso così ora.
Sono stanco di...ho cercato di ottenere quell'incontro. Avrei dovuto averlo io, ma non è successo. Ho buttato via sei mesi. Non ho tempo per queste cose: voglio combattere. Voglio tornare là dentro [l'Ottagono]. Voglio continuare a combattere."

Chi vincerà tra Robbie Lawler e Carlos Condit?

"Può finire in due modi diversi. Uno è che Condit vada là fuori e faccia quel che è solito fare quando combatte per il titolo: lotta con un'ottima e intelligente strategia, ma non è spettacolare. O cercherà di far fuori Robbie Lawler. Dipende da questo.
Anche Robbie Lawler è molto forte. Sa prendersi un pugno. Riuscirà ad accorciare la distanza con Condit? Riuscirà ad accorciare la distanza e mettere a segno quei pugni efficaci di cui ha bisogno per vincere? Può andare in entrambi i modi, è difficile dire."


Dare spettacolo e rischiare o essere più cauti e giocarsela meglio?
'Bigg Rigg' sembra essersi posto la stessa domanda nel suo ultimo incontro con Matt Brown, a marzo a UFC 185. Lui, noto cacciatore di teste, contro 'L'Immortale' ha rispolverato il suo eccellente wrestling e portato a casa un'indiscutibile vittoria per decisione unanime.
Non ha certo entusiasmato il pubblico con una tale prestazione, ma è difficile biasimarlo dopo aver perso in due occasioni diverse, sia contro Robbie Lawler sia contro GSP nel 2013 per aver perferito fare a pugni con loro e cercare di metterli ko invece di trascinarli al tappeto e assicurarsi la vittoria.

"Sono costretto a farlo. Colpisci di più l'avversario di quanto non faccia lui e perdi. Mi è già successo due volte adesso. Voglio essere sicuro di portare a casa la vittoria. Certo, voglio entusiasmare il pubblico, voglio che si divertano a vedere i miei incontri, ma so anche quello che devo fare: devo vincere. 
Sì, sono un atleta di arti marziali miste, sì, mi piace mettere gli avversari ko, ma a volte non puoi. A volte dipende da come la vedono i giudici.
Ogni giudice è diverso dall'altro, ogni comitato [atletico] è diverso. Ho combattuto in un sacco di posti adesso e comincio a capire quel che la gente vuole vedere. Se non sarò spettacolare mi spiace, ma questo è quello che gli arbitri vogliono vedere."

Per concludere, una commento sulla chiacchieratissima sospensione di 5 anni inflitta dalla NAC a Nick Diaz per uso di marijuana.

"Penso che alcune cose cambieranno, giusto? Vogliamo uno sport più pulito e quale modo migliore se non infliggere dure punizioni come questa. Ti beccano, ti sorprendo fare cose che non vogliono tu faccia, ti puniscono e ti puoi beccare un castigo che metta fine alla tua carriera. 
Cinque anni? Probabilmente non sarà più in grado di combattere. Quindi d'ora in avanti l'avremo tutti bene in mente. Cinque anni, vuol dire in pratica che ti devi ritirare, quindi ora lo metti sul piatto della bilancia: è così importante farlo [infrangere le regole] da rischiare la mia carriera?"