venerdì 25 settembre 2015

Urijah Faber durissimo su Duane Ludwig: "Duane non è a posto: è un bullo"

Due anni dopo la conflittuale separazione tra il Team Alpha Male e il suo (ex) allenatore Duane Ludwig, Urijah Faber rompe il silenzio sulle ragioni mai rivelate del divorzio.






Intervistato a The MMA Hour (il video a fin di pagina), Faber attacca duramente Ludwig per quasi un'ora e mezza e si toglie tutti i sassi dalle scarpe.

Vi riportiamo qui di seguito gli spunti principali dell'intervista.

Vuoi che entri nello specifico? Ho cercato di non dare troppo peso a Duane nonostante continui a tentare di fare a pezzi il nostro spogliatoio, però posso raccontarti dei casi specifici.
Duane non è a posto, è un bullo. Ed è un peccato, ho davvero cercato di aiutarlo… ma i palesi tentativi da ex fidanzata di fare a pezzi la nostra squadra è una cosa incomprensibile per me. Non lo capisco.
Tanto per cominciare – dopo che avevo iniziato a cercare di contrattare Duane – vado ad un incontro di GLORY a Las Vegas e uno dei ragazzi che si allena con Duane in Colorado mi dice, 'hey, è meglio che tu sappia che Duane è fissato col denaro'. Ed io, 'cosa vuoi dire?'. Mi ha detto, 'ti sto solo avvisando: discuterebbe con chiunque per i soldi, è davvero fissato'.
Ho pensato non fosse niente di grave: non ho mai avuto problemi con nessuno a causa di denaro.
Mio dio che ingenuo sono stato, incredibile.

Ludwig inizia con noi per due giorni. Parliamo al telefono. Gli dico, 'ok, questo è quel che ti possiamo offrire'. Era l'anno in cui ho combattuto una volta in 13 mesi ed ero all'epoca quello che guadagnava di più della squadra.

Ho combattuto una volta in 13 mesi e i soldi raccolti dalla squadra erano molto inferiori a quello che gli offrivamo come allenatore. Gli ho detto, 'sai, quest'ultimo anno non è andato bene: Joseph [Benavidez] è stato fuori e ha fatto solo un incontro, Chad [Mendes] ha combattuto una volta per il titolo, anch'io ho avuto solo un incontro, per il titolo. Di conseguenza, questo è ciò che saremo in grado di pagarti', ed era un bel salario, in particolare per uno che non stava ricevendo nulla e si trovava in difficoltà.
Ho detto, 'possiamo decidere per un salario o il 5% delle borse [degli incontri], quel che è meglio per te'. 
Ho parlato con tutti i ragazzi e nessuno era disposto a mettere a disposizione i bonus occasionali, fatta eccezione per me. Il che si rivelò essere un grandissimo problema perché nessuno sa quando e se ricevi bonus occasionali. Sono occasionali, giusto? Così gli ho detto, ‘va bene Duane, dato che comunque ho fondato io questa squadra e contribuisco sempre con qualcosa in più, perché è la mia squadra, contribuirò con i miei bonus occasionali, che ha volte sono considerevoli, per essere sicuri di raggiungere quello stipendio e siamo a posto. Inoltre, quando il 5% si farà più consistente, ti potrai prendere quello’.
Mi ha detto, ‘okay, okay’. Ho messo tutto per iscritto, salario e tutto il resto.
Davvero, due giorni dopo Duane mi chiama e vuole più soldi.

Ad un certo punto gli ho detto, ‘questo è quello che ci possiamo permettere. Se non puoi, non puoi’. Mi ha detto, ‘okay, va bene’.
Così viene e gli ho detto, ‘guarda, ascoltami, questo è quello che ho in mente di fare: farò crescere il tuo nome; ne parlerò con tutti del nostro accordo, contatterò la stampa, rilascerò loro una dichiarazione, faremo di te un eroe, faremo sì che ti intervistino’. Gli ho detto, ‘una volta fatto ciò, sorgeranno varie opportunità e potrai ottenere i tuoi sponsor, potrai dare seminari; ti aiuterà a far crescere veramente la tua immagine, sarà ottimo. Hai detto di avere un tuo progetto parallelo, questo gli farà fare il boom’.
È rimasto entusiasmato dall'idea. Così viene, inizia a dare lezioni e va tutto a gonfie vele.

Riceve il suo stipendio, poi inizia a farsi pagare per dare lezioni private.
Ad un certo punto TJ [Dillashaw] mi dice, ‘non so cosa fare: Duane mi sta spolpando. Faccio i video per lui dopo le lezioni, lo faccio e anche così mi fa pagare le lezioni private. Devo parlargliene’.
Ne hanno parlato: fa pagare a tutti e io mi sento a disagio. 
Vende burro d’arachidi al bancone d’ingresso, fa tutto ciò per ottenere denaro extra, se ne va via tutti i fine settimana per dare seminari, anche solo per 200 dollari.
Apprezzo lo sforzo, ma facciamo con calma...
Lasciamo che le mele diventino rosse e mature prima di cercare di coglierle dall’albero ancora verdi e aspre. Lascia passare un po’ di tempo.

Poi arriviamo al primo incontro in cui mi fa da secondo all’angolo.
Io ho il mio socio Scott, che vive in Texas ed è il proprietario di Torque, Duane però vuole vestire la sua di maglietta nel mio angolo, di una marca concorrente, Fear the Fighter, invece di Torque. Gli ho detto, ‘Duane, il mio socio non la prenderà bene. Non è che ne avete parlato prima e siete d’accordo. Nessuno gliel’ha detto: s’inca**erà. Non puoi indossare una maglietta col tuo nome o una di un altro sponsor o qualcosa di simile?’.
Questo è successo 30 minuti prima del mio incontro. Gli ho detto, ‘guarda, questo è il suo numero. Se lo chiami e ti dice che va bene’ – ti giuro, questo è successo 30 minuti prima dell’inizio del mio incontro, ed è la prima volta che l’ho al mio angolo – ‘se riesci a parlare col mio socio e lui ti dice che è okay vestire la maglietta, allora tutto bene’.
Apparentemente – io questo l’ho scoperto solamente in seguito – ha cercato di farsi dare 300 dollari dal mio socio. Ha cercato di farsi pagare 300 dollari per vestire la mia maglietta. Ne sono venuto a conoscenza solo molto più tardi, quando il mio socio me l’ha raccontato. Sono rimasto esterrefatto.

È qui che sono iniziati i problemi tra noi due. 
Quando è ritornato ha detto, ‘vedi, Urijah, mi hai raccontato quando sono venuto qui che mi avresti trovato degli sponsor’.
Ho dovuto discuterne con lui per quattro volte l’hanno in cui è stato con noi: non gli ho mai detto che gli avrei trovato degli sponsor. Gli ho risposto, ‘ti ho detto che avresti potuto ottenere i tuoi sponsor. Non ti ho mai detto che avevo sponsor pronti per te’.
Nessuno dei nostri ragazzi aveva sponsor che gli avanzassero a quel tempo. È stato un periodo difficile, in particolare nello sport. Non avevo idea che ritenesse fosse compito mio trovagli degli sponsor.

È stato in quel momento che è nato tutto il suo astio nei miei confronti. È perché non poteva vestire la sua maglietta all’angolo quella prima volta.
Gli ho detto, ‘possiamo farlo. Abbiamo solo bisogno che ci dicano che va bene con antecedenza, non 30 minuti prima. Puoi indossare qualsiasi altra cosa tu voglia, dobbiamo solo metterci d’accordo. Tipo, se l’UFC non vuole che tu vesta qualcosa, non puoi farlo. C’è un procedimento da seguire, eccetera’. 
È stato da quel momento che abbia iniziato ad allontanarci un po’, ma andava ancora bene tra di noi: continuavamo a lavorare insieme e così via. Solo a volte queste cose venivano a galla.

C’era una ragazza dell’Alaska. Diceva che Duane continuava a fare certi commenti.
E prima di tutto: Duane si rifiutava di allenare qualunque ragazza. Ha detto, ‘è semplice: non mi piacciono le MMA femminili. Non allenerò nessuno: non allenerò Paige [VanZant], non lavorerò con Nicky, non lavorerò con Veronica. Non ci credo’. Okay. Quello è stato un problema.
La seconda cosa era che faceva commenti razzisti. È questo quel che intendo quando spiego che quel che dici non è una battuta solo perché ci ridi su, in particolare se è offensivo. Insomma, avevo due ragazzi Afro-americani in squadra che sono venuti da me e mi hanno detto, ‘questa storia inizia a darci fastidio. La prima volta è divertente, credo, quando dice cose tipo, tutti i neri in fondo alla fila, ma lo dice tutti i giorni’.
Poi un ragazzo mi dice, ‘ogni volta che sono in palestra e sto parlando con una ragazza, Duane alza la voce dall’altra parte della palestra, hey, tu, tutti i neri a dieci metri dalle ragazze’. Dice, ‘ho capito che pensa sia divertente, chi se ne frega, ma continua a farlo e mi sta iniziando a dare davvero sui nervi’.
Per cui ho dovuto parlarne con Duane. Ho dovuto parlargli riguardo alle ragazze. Ho dovuto parlargli perché non demoralizzasse la gente.
Una ragazza dell’Alaska mi ha detto che Duane continuava a dirgli, ‘Fai abbastanza schifo e dovresti semplicemente rinunciarci’. Mi fa, ‘ride come fosse una battuta ma lo so che lo dice seriamente’. Non era la miglior ragazza della squadra ed è stato cattivo, ecco cosa è stato.
Perciò ho dovuto parlarne con lui.

Come se non bastasse, c’erano i miei manager, cui Duane basicamente ha inculcato un certo timore.
Una volta, uno dei miei manager stava parlando e Duane gli ha detto di ‘chiudere quella ca**o di bocca quando sta parlando’. Si è creata una situazione strana e silenziosa, poi il mio manager dice, ‘nessuno mi parla così’. A quel punto Duane gli ha detto qualcosa tipo, ‘quando sto parlando, stai zitto’, una cosa del genere.
Ho dovuto parlarne con lui.

Poi è stata la volta dell'altro mio manager.
Duane si presentava solo il giorno dell'incontro. Non restava là durante la settimana [precedente l'incontro] perché dava seminari o non voleva sprecare denaro o chissà cosa. Per lo meno fino a quando non è arrivato il momento di lasciare [il Team Alpha Male]. A quel punto ha iniziato a venire durante la settimana per partecipare a tutte le conferenze stampe. [Prima] si presentava solo il giorno dell'incontro. Ossia, non veniva ad aiutare la preparazione, o il taglio del peso o nient'altro.

Arriva quindi il giorno dell'incontro, mentre noi siamo lì da tutta la settimana. Non è legato in nessun modo con i miei procuratori. Non hanno nessun obbligo nei suoi confronti. Quindi arriva là il giorno dell'incontro e non ha prenotato la stanza d'albergo - e non è il compito di nessuno dei miei manager trovargliene una. Incontro il mio manager nel corridoio e basicamente lo infastidisce parecchio.
Lui mi chiama e mi dice, 'non so cosa passi per la testa di Duane. È una mina vagante. Se l'è presa con me perché non aveva una stanza. Non è compito mio, ma è un tipo pericoloso ed io non sono un lottatore. Non voglio discutere con lui'.  
Per cui ho dovuto parlarne con lui, un'altra volta. 
Duane mi ha detto, 'stavo solo scherzando'. Non è uno scherzo solo perché tu lo trovi divertente.

L'ultima volta è stato con un dirigente dell'UFC. Era un che è stato fondamentale per la mia carriera, uno che mi ha davvero aiutato.
È uno importante nell'UFC ed è proprio una brava persona. Duane voleva che gli procurasse dei biglietti perché aveva degli amici che venivano a trovarlo. Tempo dopo abbiamo scoperto che aveva tentato di fargli avere i biglietti, ma non c'era riuscito. Sai, a volte ci riesci a volte no.
Duane lo vede in corridoio. L'altro è con sua moglie e Duane gli si avvicina e inizia a discutere sulla storia dei biglietti. Poi gli mette le mani addosso, ma l'altro si allena in MMA, non è uno che si spaventi e praticamente non indietreggia di un passo. È davanti a sua moglie. Più tardi mi chiama sconvolto dicendomi, 'voglio solo che tu sappia: se racconto quel che è successo Duane non sarà più autorizzato ad allenare. Esistono regole molto severe in relazione alla gente che mette le mani addosso a un dirigente e lui mi è venuto ad un palmo dal naso, ha cercato di umiliarmi a causa di alcuni biglietti e non so neanche il perché. Ho cercato di fargli avere i biglietti. Non sapevo nemmeno non li avesse ricevuti'.
Ho dovuto prendere Duane in disparte e dirgli, 'Duane, sei sull'orlo di essere sbattuto fuori come allenatore. Non puoi fare il bullo con la gente ogni volta che vuoi ti diano qualcosa. Se vuoi qualcosa e qualcuno non è in grado di dartela, non puoi intimidirlo.
Alla fine, sono riuscito a convincerlo a non denunciare Duane e, dopo aver parlato con Duane, Duane è andato a scusarsi con lui. Eppure, anche in una situazione come questa, Duane mi ha detto che stava scherzando. Non è uno scherzo intimidire la gente, farla sentire a disagio, fare commenti razzisti e così via.

Non è un caso che quell'anno in cui Duane è stato con noi è stato l'unico in cui non abbiamo avuto una festa della squadra, che era stata una tradizione per cinque ani. È successo perché Duane aveva alterato il suo contratto e aveva finito per ricevere quasi il doppio di quel che avevamo stabilito. Perché aveva iniziato a piangere e raccontare come aveva fatto fatica durante tutta la vita ed ora non sarebbe più successo. Aveva iniziato a esigere ai ragazzi che gli dessero di più usando il mio esempio come quello di chi aveva pagato di più, di me che avevo accettato di mettere a disposizione i miei bonus occasionali. Che farsa è questa?
È stato il primo anno in cui Duane ci ha portato via tutti i soldi; vende burro d'arachidi e le sue magliette e quant'altro al bancone all'ingresso; fa pagare per lezioni private; manipola la gente perché gli dia i bonus occasionali. Ragazzi come Chris Holdsworth che fanno fatica, che arrivano a malapena a fine mese perché hanno appena iniziato nelle MMA. Inculca loro sensi di colpa per far sì che gli diano i bonus occasionali e vive sulle spalle degli altri come una sanguisuga. Cavolo, è incredibile.



Ci sono due momenti culminanti.
Il primo momento culminante è quando mi rendo conto che Duane è con noi solo per i suoi interessi e non farà mai parte della squadra.
Il secondo è la ragione per cui ho deciso ora di parlarne.

Una settimana prima di andarmene alle Filippine per fare un tour mediatico. Avevo avuto 5 incontri negli ultimi 13 mesi: tre sottomissioni, una decisione e una sconfitta contro Barão la seconda volta che abbiamo lottato. Durante quel periodo, ho dovuto rinegoziare il contratto ed ho ricevuto un aumento considerabile. Per cui, in due di quegli incontri non ho ricevuto bonus occasionali. 
Così Duane, nella sua testa, inizia a farsi un film che gli sto mentendo in relazioni ai bonus occasionali. La settimana prima di partire, Duane vuole parlare con me. Era solito chiedermi consigli su questioni d'affari, come quando gli ho detto di smettere di raccontare che fumava erba perché migliorava la sua abilità come allenatore e di smettere di ricevere 250 dollari per indossare la maglietta di qualcun altro invece di puntare sulla sua di marca. Quindi viene da me ed io avevo già avuto un paio di problemi con lui perché ora che si era guadagnato una certa notorietà, andava via durante la settimana. Ora che riceveva una percentuale delle borse, non lavorava con nessuno che non ricevesse una bella borsa, per cui lavorava solo con me, TJ e un paio di altri ragazzi, senza oltretutto lavorare con le ragazze eccetera. Ora aveva i suoi sponsor e basicamente sfruttava la gente. 
Esistono quindi tre problemi.

Vuole parlare con me. Questa è la settimana anteriore alla nostra separazione. Chad avrebbe dovuto combattere con José Aldo per il titolo, poi Aldo si è infortunato e hanno dovuto posticiparlo. Lui viene e mi dice, 'volevo parlare con te di compra-vendita di case'. Iniziamo a conversare, poi d'improvviso mi interrompe e dice, 'mi stai mentendo ca**o! So che ricevi bonus. So che ricevi bonus e mi stai mentendo. Ricevevo bonus ogni singolo incontro'. Mi ha preso completamente di sorpresa e gli ho detto, 'wow, cosa sta succedendo?' E lui, 'so che mi stai mentendo! So che ricevi bonus!' Lui ha avuto un'infanzia difficile, cosa di cui abbiamo parlato, ho cercato di aiutarlo a capire alcune cose ed è stato un fighter per anni. Tutto ciò, basicamente se l'è infilato in testa da solo.
  
Puoi chiederlo a Dana [White], a Lorenzo [Fertitta], ai ragazzi, a chiunque sia che emette gli assegni. Ci sono stati due incontri per cui non ho ricevuto bonus durante l'anno in cui ho lottato cinque volte. Allora ho chiamato il mio manager con lui lì. Non gli ho spiegato che Duane era con me nella stanza e gli ho chiesto, 'hey, ho ricevuto qualche bonus occasionale per gli ultimi due incontri?' Lui, 'no'. 'Okay, grazie, volevo solo verificare'. E ho messo giù. Duane mi dice, 'credo mi stia mentendo: ho ricevuto bonus in qualunque incontro nella mia vita!'
E se ne va per dare una lezione privata.
Il giorno dopo devo partire alle 3 per andare a Dubai e poi in Australia. Quando ritorno, sento gente lamentarsi che Duane sta aprendo una sua palestra. 

È andato. A questo punto se ne va. Riceve lo stipendio e le percentuali e se ne va sempre via per dare i suoi seminari. Va via durante la settimana e trova gente che lo sostituisca. Non allena più la squadra. Si limita ha raccogliere i frutti che sono finalmente sbocciati, giusto? Gli abbiamo creato un nome, la squadra sta vincendo e quant'altro. E lui da seminari e fa apparizioni pubblicitarie, il tutto durante la settimana, quando abbiamo bisogno di un allenatore.

Volevo parlargli per dirgli che non doveva fare il bullo con la gente; per dirgli che quel che dice agli afro-americani li sta infastidendo; del fatto che fa indossare agli altri gli indumenti con il suo sponsor, sfruttandoli basicamente e guadagnandoci su soldi; e perché dovrebbe venire durante la settimana. Quando la gente ti paga per stare lì durante la settimana, non andare per una settimana a dare seminari una volta qui e una volta là quando abbiamo bisogno di allenarci. Ma poi sento dire che sta aprendo una sua palestra e non so se lo sta facendo a Sacramento o cosa.

Facciamo quindi una riunione. 
La nostra relazione fino ad allora era stata strana. Te l'ho detto, gli facevo da consulente. Piangeva ogni volta con me. Piangeva quando era triste; piangeva quando era felice; parlava di qualcosa e iniziava a piangere. Era molto strano. Quindi ritorno e ci riuniamo. Ha iniziato subito a piangere. Mi dice, 'sì, me ne vado. Sto aprendo una mia palestra. Ho capito che l'avrei fatto nel momento in cui non mi hai trovato degli sponsor'. Era successo tipo dopo tre mesi dal suo inizio ed io gli dico, 'cosa? Duane, io non ti ho mai detto che ti avrei trovato degli sponsor?'.
Lui continua a piangere. Gli dico, 'quando pensavi di raccontarmelo? Avevi intenzioni di dirmi che te ne saresti andato?'. Non sapeva quanto io sapessi, così inizia a raccontare tutto. Erano sei mesi che stava cercando di avviare una sua palestra senza di niente. Avevamo Chad che si preparava a lottare per il titolo. Ha senso che se ne vada via ogni volta, che venga solo il giorno dell'incontro, dando seminare durante il giorno e che si faccia vedere solo allo stadio. Fa tutto il possibile per promuovere i suoi affari e basicamente io sono lì seduto a chiedergli, 'avevi intenzione di dirmelo un giorno? Avvisarci o qualcosa di simile?'. Mi dice, 'bé, volevo prima conquistare una cintura. Poi me ne sarei andato'.

Non avevo mai raccontato niente di tutto ciò a nessuno dei ragazzi, perché non volevo che si preoccupassero o distraessero. Non l'avevo mai raccontato a nessuno, perché cerco di mantenere un buon ambiente nella squadra, ma a quel punto non mi restava altra scelta se non separarci. E nonostante ciò ho continuato a spazzare la polvere sotto il tappeto e non ho raccontato niente di tutti i problemi che sono successi eccetera. Ho lasciato che continuasse ad allenare la squadra e che gli dessero il merito dei nostri risultati.

Poi, un anno e mezzo dopo, una settimana prima di lottare con Frankie Edgar - Duane nel frattempo ha lentamente cercato di dividere lo spogliatoio - ricevo una cavolo di lettera da un avvocato la cui email era una cosa tipo 'asiankickboxer101'.
È una richiesta assolutamente delirante in cui praticamente dice che denuncerà la palestra. Duane dice che denuncerà la nostra squadra dichiarando: 'mi è stato offerto un contratto che non ho firmato, ma ho fatto quel che era il mio compito ed ho aiutato la squadra a crescere e sono cresciuto a mia volta. Tuttavia richiederò che mi vengano dati 100.000 dollari in bonus occasionali - che sono frutto della sua immaginazione - che mi spettano'.   
Crede che gli spettino per contratto, un contratto che lui stesso ha cambiato perché dopo tre mesi ci siamo messi d'accordo su un aumento di stipendio. Se decidesse davvero di far prevalere quel contratto, probabilmente mi dovrebbe 40.000 dollari, perché secondo quel contratto è stato pagato in eccesso! Inoltre pretende il 5%, perché è quel che c'era nel contratto, di bonus occasionali che non esistevano, che calcola essere 25.000 dollari.

Ma stai scherzando?
Stiamo parlando dell'anno dopo che se ne è andato e non l'ho ancora neanche screditato per essere un tiranno e un bullo e tutto ciò che ha fatto. Incredibile. Ovviamente il mio avvocato gli ha semplicemente mandato un messaggio con scritto, 'la sua richiesta è stata rifiutata. Se ha altre domande chiami per favore'.
Non l'ho più sentito fino ad una settimana fa quando ha messo in scena una finta scusa per cui l'avevo ingannato in materia d'affari, che è una grandissima ca**ata. E l'unica ragione per cui l'ha fatto - è l'unica volta che si è fatto sentire al di là della lettera dell'avvocato - è stata perché uno dei ragazzi l'ha chiamato e gli ha detto, 'stai cercando di rovinare la nostra squadra, non voglio più lavorare con te'. È per questo
.
Per cui eccoci qua: è questa la storia."