Fermo ai box da ormai due anni a causa di un infortunio, Michael McDonald si toglie un paio di sassi dalle scarpe.
Che fine a fatto Michael McDonald?
Ancor'oggi il numero 5 della classifica dei pesi gallo, non mette piede dentro l'Ottagono dal 14 dicembre del 2013, quasi due anni fa, quando venne sconfitto da Urijah Faber.
Da allora una serie di infortuni alla mano e al polso hanno fatto il resto, ma ora è finalmente pronto al rientro... o quasi.
Fisicamente sta bene, tuttavia gli ostacoli non finiscono qua.
"Credo tutti sognino di diventare un atleta professionista, ma non è esattamente quel che ti aspetti," ha detto McDonald a ESPN.com. "Dopo un po' non era più divertente: non avevo più quella passione per combattere o per la gente intorno a me."
Come può un atleta perdere la passione per lo sport a soli 24 anni?
Può succedere, se ti senti insoddisfatto o, peggio, frustrato.
Può succedere, se per combattere contro l'ex campione di WEC Miguel Torres non ricevi altro che 8.000 dollari di presenza più altri 8.000 per averlo messo ko in meno di tre minuti, mentre lui ne porta a casa 32.000.
Può succedere, se ne ricevi 13.000 e il tuo avversario (Urijah Faber) 200.000.
"Credo che le cose si siano complicate dopo l'incontro con Miguel Torres. I soldi non era qualcosa di cui mi ero mai preoccupato, però quando ti guardi intorno e vedi gente che batti guadagnare molto più di me... ho iniziato a provare rabbia e astio.
Ho messo ko Torres e ho guadagnato quasi niente. È lì che è iniziata la frustrazione e ciò non ti permette di apprezzare il tuo lavoro. Ti senti sottovalutato e imbrogliato.
Non hai voglia di andar là fuori, combattere contro i migliori fighter del mondo e poi tornare a casa e chiederti se sarai in grado di pagare le bollette. Inizi a dirti, 'c'è qualcosa che non va'. Sono arrabbiato."
Michael 'Mayday' McDonald (16-3) debuttò nell'UFC a soli vent'anni. Due anni e quattro vittorie dopo, affrontò Renan Barão per il titolo - all'epoca interino - dei pesi gallo.
Una scalata rapidissima per un talento precoce che vive ora una fase di stallo, in attesa di prospettive migliori e rinnovate motivazioni.
"Quando sono arrivato nell'UFC, era tipo, 'Sei il fighter più giovane dell'UFC! Nessuno giovane come te ha mai lottato per il titolo! Vuoi farlo?'. La mia risposta era, 'Bé, certo'. Ora c'è molto da correggere"
Il mio problema è che non mi pagano bene e combatto contro i migliori al mondo. È una situazione difficile, ma penso la supereremo. È impensabile che combatta contro i migliori per i soldi che ricevo in questo momento, specialmente quando loro ricevono molto più di me.
Non penso sia un taglio netto come, 'Non combatterò contro questo qui'. Non cerco incontri facili. Una cosa che ho realizzato è che quando parli di affari e chiedi qualcosa di ragionevole, normalmente ti diranno, 'ok, vediamo cosa possiamo fare'. Se l'UFC vuole che combatta contro grandi avversari come Faber, non è che la farò troppo difficile, però certo, non combatterei con lui per le cifre che mi stanno dando ora. Quindi, magari finiremo per ritoccare il contratto; o magari sarà 'me ne resto fuori e non firmo per questo incontro per il momento'; oppure sarà 'ok, posso ricevere più soldi per questo incontro mantenendo lo stesso contratto?'.
Non so come andrà, ma dovranno dimostrare interesse nei miei confronti."