venerdì 4 dicembre 2015

Luke Rockhold prende le misure a Weidman: "Ha un sacco di lacune."

Sicuro dei suoi mezzi, Luke Rockhold è pronto a mettere fine all'imbattibilità di Chris Weidman e strappargli la cintura dei pesi medi.







UFC 194 è molto più che José Aldo vs Conor McGregor.
Nulla da togliere allo straordinario main event, ma sarebbe un peccato capitale dimenticarsi dell'incontro tra Chris Weidman e Luke Rockhold.
Il livello tecnico di questa sfida, che mette in palio il titolo dei pesi medi, è così elevato che, fosse Weidman – o lo stesso Rockhold – un lottatore più carismatico, invece di lanciare ultimatum ai tifosi perché si uniscano a lui, o la rivalità tra i due sfidanti più accesa, non sarebbe difficile immaginare potrebbe essere questo il main event e non viceversa.

Weidman (13-0) e Rockhold (14-2) insieme hanno un record di 22-1 tra UFC e Strikeforce e sono considerati tra i migliori fighter del circuito. Lo sfidante viene da 4 brillanti vittorie consecutive, tutte per finalizzazione, mentre il campione è stato semplicemente imbattibile finora.
Imbattibile, ma tutt'altro che perfetto secondo 'Skyler'.

“Non sono molto preoccupato con il suo curriculum," ha dichiarato Rockhold durante una conferenza telefonica dedicata a UFC 194. "So esattamente con chi ha combattuto: abbiamo affrontato gli stessi avversari. So come ha lottato contro di loro e so come io ho lottato contro di loro. Ho combattuto contro avversari che all’epoca erano veramente, veramente duri. Chris lo scoprirà presto, ha un sacco di lacune nel suo gioco, solo che non ha affrontato nessuno che sia stato in grado di sfruttarle finora. Sta per vedersela con uno che non… non mi rannicchierò in un angolino e gli lascerò controllare l’Ottagono. Lo fermerò in mezzo alla gabbia, lo dominerò e lo finalizzerò.”

I due sono piuttosto simili, tanto fisicamente come tecnicamente. Hanno la stessa stazza, sono entrambi lottatori completi, bravi sia in piedi sia a terra, e adottano uno stile aggressivo che ha permesso loro di ottenere 21 conclusioni prima del limite su 27 vittorie totali (78%), di cui 9 ko e 12 sottomissioni. Un notevole equilibrio, eppure Weidman dovrebbe disporre di un wrestling superiore. Il suo soprannome 'The All-American' (titolo riservato ai migliori atleti a livello nazionale) se l'è infatti guadagnato a suon di vittorie nel circuito collegiale di wrestling degli Stati Uniti.
Niente che preoccupi Luke Rockhold comunque, abituato a vedersela tutti i giorni all'American Kickboxing Academy (AKA) con lottatori del calibro di Daniel Cormier e Cain Velasquez.

“Ho appena finito di fare sparring con Daniel Cormier. Ho fatto sparring con Cain e Cormier per tutta la mia carriera praticamente, quindi sono abituatissimo ai wrestler più grandi e bravi dell’UFC, e non solo. Sono i migliori in circolazione e sono ben più grossi di Weidman, quindi sono abituato alla pressione. Weidman deve pensarci su due volte se crede che il suo wrestling determinerà dove si svolgerà l’incontro, perché faccio quella me*da tutti i giorni.”

La chiave dell'incontro, secondo Rockhold, sarà nei dettagli, nella capacità di adeguarsi agli imprevisti e adottare la strategia corretta al momento opportuno.

“Adeguarsi è tutto. Combattere è tutta una questione di sapersi adeguare. È una questione di sapere fare accorgimenti, di avere un piano A, B, C e piani di riserva, perché le cose non vanno sempre come prevedi. La maggior parte delle volte, per me funzionano. Ho già visto questo incontro svolgersi più volte nel corso degli anni, per cui non ho avuto tanto su cui lavorare. Io mi adatto bene. Riesco a mantenermi rilassato, concentrato, mentre abbiamo visto tutti Chris: è frustrato quando lo colpisci. Quando le cose non vanno a modo suo, stringe i denti e tira fuori le palle. Buon per lui, gli ha permesso di farlo arrivare fin qui. Ma presto, questo lo metterà nei casini. Ha la sua tattica basata sul wrestling: le prenderà e inizierà a tirare pugni. Passerà da A a B, ma è meglio abbia C e D prima di realizzare che ha bisogno di un F e sarà troppo tardi.”