Ronda Rousey rompe il silenzio dopo la sconfitta contro Holly Holm e promette vendetta: "Devo tornare. Devo batterla!"
Piegata, ma non spezzata.
Arrabbiata con se stessa e affamata di rivincita.
Ecco chi è Ronda Rousey oggi.
L'ex campionessa dei pesi gallo dell'UFC, spodestata - come dimenticarlo? - il mese scorso a UFC 193 da Holly Holm, ha rotto il silenzio e raccontato a ESPN come sta convivendo con la prima, cocente sconfitta in carriera nelle MMA.
"Provo solo una grande vergogna," ha ammesso Ronda.
Rousey ha spiegato d'essere stata colpita con un pugno dalla Holm dopo 30 secondi dall'inizio dell'incontro e che da quel momento tutto è cambiato: non si sentiva più se stessa, non riusciva a pensare con chiarezza e le mancavano le gambe, ma si ripeteva che andava tutto bene. Doveva solo continuare ad avanzare e combattere.
"Come ho combattuto da lì in poi è un'imbarazzante rappresentazione di me stessa. Non ero più presente."
Dopo l'incontro, Ronda è stata portata in ospedale per curare un brutto taglio al labbro inferiore e ancora oggi alcuni denti continuano a dondolare.
"Mi ci vorranno da tre a sei mesi prima di poter mangiare una mela, figuriamoci prendere un colpo."
Bisognerà attendere un po' di tempo prima di vederla tornare dentro l'Ottagono, ma se qualcuno aveva dei sul suo ritorno, eccolo servito.
"Devo tornare, devo batterla," si è ripromessa 'Rowdy'. "Chi lo sa se sputerò i denti, mi romperòla mascella o spaccherò nuovamente il labbro: devo farcela porca tr*ia. Non mi interessa: devo farlo."