A meno di una settimana dall'incontro con Luke Rockhold, Chris Weidman traspira fiducia: "Non sarà in grado di sorprendermi."
Fra meno di una settimana, nel co-main event del faraonico UFC 194, il campione dei pesi medi Chris Weidman (13-0) difenderà per la quarta volta consecutivo il titolo contro il numero uno della categoria: Luke Rockhold (14-2).
Una sfida difficile, contro un avversario affamato e completo. Efficace tanto in piedi (3 ko in carriera) come nel wrestling e al tappeto (9 sottomissioni), eppure non eccellente in alcun aspetto, secondo Weidman.
“Rispetto veramente Luke," ha dichiarato in un intervista dal canale brasiliano Combate. "Penso che abbia molto talento e che sia un lottatore completo, per cui mi sto preparando per una dura, dura guerra così come mi sono preparato per altri incontri. Tuttavia, ho visto avversari migliori nel wrestling; ho visto avversari più bravi in piedi; ho visto avversari con un jiu-jitsu superiore, quindi non c’è niente di quel che farà che sarà in grado di sorprendermi.”
A differenza di Weidman, poco propenso a grandi chiacchiere, Rockhold ha parlato spesso del suo avversario, di quanto sia lento e pieno di lacune. Per il campione della palestra Serra-Longo questo denota insicurezza:
“Penso che molto di questo sia una proiezione. Penso che molto di quel che dice siano insicurezze che vede in se stesso: proietta quelli che sono i suoi dubbi su di me. Perché quando lo guardo combattere, vedo quel che dice in quello che lui stesso fa. Io non lo provoco, lo rispetto come lottatore.
Alla fine sarà una questione di chi sarà il più intelligente la notte dell’incontro, di chi sarà il più furbo tra noi due e riuscirà a ingannare l’altro. E penso che sia proprio questo che mi separa dal resto della divisione.”
In effetti la divisione dei pesi medi non è stata ancora in grado di trovare una risposta al suo attuale campione. Weidman ha taciuto tutti i suoi avversari, compreso quel che molti considerano il più forte fighter di MMA di tutti i tempi: Anderson Silva.
Il brasiliano, al ritorno dopo la duplice sconfitta subita contro di lui, è risultato positivo a test antidoping prima e dopo l'incontro con Nick Diaz a UFC 183, sollevando sospetti anche sull'integrità dei suoi successi passati. Il campione di New York tuttavia, preferisce astenersi dal giudicare senza dati concreti alla mano.
“Penso sia brutto assumere qualunque posizione, quindi non cercherò di infangare tutto ciò che ha conquistato basandomi solo su quella che è la mia opinione. So che le mie parole hanno un peso superiore di quel che abbia mai desiderato, per cui se dovessi iniziare a dire che si è dopato per tutta la carriera la gente ci crederebbe davvero. Secondo me non lo sapremo mai.”
Capitolo infortuni: più volte costretto a fermarsi, o addirittura a rinunciare a incontri a causa delle frequenti lesioni rimediate in allenamento, Weidman racconta di aver apportato alcuni accorgimenti al modo in cui svolge i camp.
“Con il tempo ho imparato molte cose. Cerco di allenarmi in modo intelligente durante il camp. Faccio pre-riabilitazione proattiva, ossia praticamente è come se fosse riabilitazione, ma fatta prima di farsi male: lo faccio parecchio. Poi non mi alleno con gente di cui non mi fidi. Sono campione da due anni e mezzo e anche solo perché sei nell’UFC tutti vogliono attaccarti per vedere come se la cavano contro di te. Ed è una cosa che mette a disagio: forzano in posizioni in cui non dovrebbero forzare; vogliono andare a casa dalla fidanzata e raccontare che se la sono cavata bene contro Chris Weidman. Allora mi alleno con gente di cui mi fido e il cui ego non sia così grande da creare situazioni in cui la gente finisce per farsi fa male.”
Qual è il segreto del successo di Chris Weidman?
“Essere sposato è importantissimo per me. Da single, in questo sport ci sono troppe distrazioni, quindi per me è stato certamente importantissimo. Lavorare duro e concentrarsi sulle cose importanti, senza non farsi distrarre. Ma non esiste una formula magica per il successo: è lavorare duramente, ecco cos’è.”
Dominatore incontrastato dei pesi medi, Weidman non scarta l'ipotesi di salire di categoria, alla ricerca di nuova sfide (Jon Jones?).
“In questo momento ho grandi sfide davanti a me: ho Luke, il vincitore di Jacaré vs Yoel Romero. Però penso che dopodiché parliamo di tanti avversari che ho già battuto. Se ci vuoi mettere Bisping, o un altro incontro con Anderson Silva, o Vitor Belfort. Al di là di questo non so se ci sono avversari interessanti. Voglio combattere con avversari che la gente pensa mi battano. Non mi fa impazzire l’idea di affrontare avversari che devo solo dominare. Batto questi e poi vado avanti, probabilmente nei pesi mediomassimi.”