Il 'Cowboy' si lascia alle spalle la sconfitta contro Rafael dos Anjos e guarda al futuro: "È tempo di tornare a divertirmi"
Il 19 dicembre Donald Cerrone ha sprecato l’opportunità di conquistare il titolo dei pesi leggeri e mandato all’aria in 66 secondi tutto ciò per cui aveva sudato nei 2 anni e 8 incontri vinti in precedenza.
Avrebbe comprensibili ragioni per cui essere abbattuto, amareggiato o triste: quando gli capiterà un’altra volta un’occasione del genere?
Ma no, il ‘Cowboy’ è uno che vive alla giornata e preferisce guardarsi avanti piuttosto che rimuginare sul passato.
“Chiaro che mi è già passata,” ha detto a Ariel Helwani con una sonora risata. “Ti secca in quel momento, ma non posso pensarci troppo o restare arrabbiato. Ovviamente perdere scoccia, era la mia opportunità, ma quel che io faccio è divertire la gente: vado là dentro e combatto. Quindi chi se ne frega. Prendo l’incontro seguente e vado avanti con la mia vita. Non vedo l’ora.”
Detto fatto.
Neanche due settimane dopo aver combattuto contro Rafael dos Anjos a UFC on FOX 17, ha prontamente accettato un nuovo match: contro Tim Means nel main event di UFC Fight Night 82, il 21 febbraio, a due mesi dall'ultimo.
“Sanno che sono sempre pronto. E poi non direi neanche di aver combattuto poche settimane fa: sono stato più che altro fatto a pezzi, umiliato. È tempo di tornare a divertirmi nuovamente.”
Come già Benson Henderson prima di lui, Cerrone combatterà nei pesi welter, ma ciò non significa che abbia intenzione di restarci. No, semplicemente “mi hanno chiamato e ho detto di sì,” ha dichiarato.
Perché a 77 kg?
“Perché non a 84?" Ha ribattuto. "A me non interessa. Chi se ne frega. A me piacerebbe propormi in ogni categoria di peso. Non mi interessa. Per me non fa differenza: se mi offrono un incontro a 84 kg [medi] lo accetto e se me lo offrono a 93 kg [mediomassimi] accetto anche quello. Sono disponibile a tutto.”
Ad attenderlo troverà Tim Means (25-7-1) un avversario della sua stessa stoffa, molto aggressivo e come lui sempre pronto a entrare dentro l’Ottagono. I due tra l'altro si conosco bene.
“Vero. Vive a tipo 5 km da me. È un grande. Lo conosco. Parliamo spesso, quindi… non vedo l’ora. È un fighter della madonna: attacca a raffica come fosse in una rissa di strada, perciò mi aspetto un grande incontro.”