Con Conor McGregor a cammino dei pesi leggeri, Frankie Edgar sembra destinato a mettersi ancora una volta in fila.
"Nessuno può più dire di no a Frankie. Stanotte è stato fantastico e gli daremo qualunque cosa desidera," commentò il presidente dell'UFC Dana White la notte dell'11 dicembre, dopo l'ennesima prova superlativa di Frankie Edgar, che in meno di 150 secondi aveva messo ko il numero 3 della categoria dei pesi piuma Chad Mendes, nel main event di TUF 22 Finale.
E 'The Answer', non è un mistero, vuole solo una cosa da anni ormai: l'opportunità di combattere nuovamente per il titolo.
Due giorni dopo, a UFC 194, Conor McGregor conquista la corona dei 66 kg mettendo ko il mostro sacro José Aldo, imbattuto da quasi 10 anni, in 13 secondi.
Edgar è a bordo gabbia ad assistere l'incontro e, una volta conclusosi, il suo manager Ali Abdel-Aziz e uno degli assistenti del CEO dell'UFC Lorenzo Fertitta lo chiamano per entrare dentro l'Ottagono e presentarlo come il prossimo sfidante di McGregor.
Ma è a quel punto che qualcosa va storto.
“Ho pensato volessero che entrassi nella gabbia,” ha raccontato Edgar a The MMA Hour. “Poi, nel momento in cui sto per entrare Dana esce e mi dice, ‘non entri, Conor sale, bla bla bla, potremmo offrire la rivincita ad Aldo, non sappiamo’. Non… non mi è mai successo. Voglio dire, sicuramente Conor si è messo in una posizione di comando, ma a me non è mai successo: normalmente faccio quel che mi chiedono.”
Durante la successiva conferenza stampa si scopre poi che la prossima mossa di 'The Notorious' sarà salire ai pesi leggeri per conquistarne il titolo contro il vincente tra Rafael dos Anjos e Donald Cerrone.
L'UFC sembra opporre una debole resistenza alle velleità della stella irlandese e così Edgar prevede già che, ancora una volta, vedrà gente passargli davanti nella fila.
È arrabbiato e deluso, ed è difficile biasimarlo.
“Certo che sono incaz*ato. Sono in questa situazione da un bel po’ di tempo. Sto bussando alla porta per un incontro titolato da un pezzo. È iniziato con Cub [Swanson]. Se mi avesse battuto, avevano promesso a Cub l’incontro per il titolo. L’ho battuto io, l’ho finalizzato dopo averlo dominato e no, nemmeno mi hanno considerato per il titolo. L’ho accettato con pazienza. Accetto tutto con calma perché penso d’essere davvero fedele all’UFC, ma è vero che comportarmi così non sta dando frutti.
Non sono uno che resti seduto a frignare. La gente mi dice da sempre, ‘sei troppo silenzioso, devi farti sentire’, poi quando dico qualcosa dicono, ‘stai piangendo’. Voglio dire, suvvia… non ne vieni fuori con certa gente. E davvero non puoi preoccupartene. Le persone con cui ho bisogno di parlare sono Dana e Lorenzo, ma neanche loro sembra che ascoltino.”
Edgar dice di aver parlato per l'ultima volta con Dana White e Lorenzo Fertitta il 12 dicembre, la notte in cui McGregor sconfisse Aldo. Da allora più niente. Anche perché niente è cambiato e se McGregor vuole davvero effettuare il suo prossimo incontro nei pesi leggeri, lui non può farci molto.
“Cosa dovrei fare, gridare e strillare? Cosa posso fare? Sia Dana che Lorenzo sanno ciò che voglio. La gente mi dice, ‘devi chiamarli’. Porca put*ana, lo sanno ciò che voglio. Perché dovrei annoiarli? Per cosa? Per far sì che mi dicano di no? Perché mi dicano sì un giorno e no il giorno dopo? Figuriamoci.”
Le speranze dell'ex campione dei pesi leggeri sono ridotte al lumicino.
“Sinceramente, è quello che mi aspetto. Mi sto preparando per il meglio, ma mi aspetto il peggio.”