sabato 9 gennaio 2016

Joanna Jedrzejczyk: "La gente non può dimenticare Ronda"

La campionessa polacca difende Ronda Rousey: "Non possiamo dimenticare quel che ha fatto per tutti noi."








Da una parte si celebra l’annuncio dell’imminente ritorno di Holly Holm dentro l’Ottagono, il 5 marzo, contro Miesha Tate per difendere il titolo dei pesi gallo conquistato summa cum laude a Melbourne, a UFC 193, davanti a un pubblico record di oltre 56.000 spettatori.
Dall’altra Ronda Rousey, la regina deposta.
Fino a ieri osannata nel mondo delle MMA e dimenticata oggi come una stella di giorno. Prima te la rifilavano alla prima distrazione, ora per trovarla devi saperla cercare. Per ricordarci della sua assenza lei si è spogliata nuda e ha citato Shakespeare su Instagram – se con amarezza, stizza o disprezzo, lascio a voi decidere.

"Adoravano anche me una volta - Ronda Rousey"


Una foto pubblicata da rondarousey (@rondarousey) in data:

Chi non l’ha certo dimenticata è Joanna Jedrzejczyk. La campionessa dei pesi paglia non ha mai nascosto la sua ammirazione per Ronda Rousey e ci tiene a ricordare a tutti che i meriti dell’ex dominatrice dei pesi gallo si estendono oltre i risultati ottenuti dentro l’Ottagono.

“Facciamo tutti questo lavoro insieme,” ha detto Jedrzejczyk in un’intervista a Sherdog. “Non possiamo dimenticare quel che ha fatto Ronda finora, per tutti noi, non solo per le donne, ma per tutta l’UFC e le MMA da ogni parte del mondo.”

La storia delle MMA femminili è indissolubilmente legata alla storia di Ronda Rousey.
Le donne fanno parte del mondo delle Arti Marziali Miste già da parecchi anni, ma prima del suo avvento nessuno dava loro credito. Erano più una curiosità che altro e non godevano né di visibilità, né di rispetto o riconoscimento.
In un’intervista passata all’epoca inosservata e ora alla storia, ad un cronista del tabloid TMZ che gli chiedeva quando avrebbe ammesso incontri femminili nel’UFC, Dana White rispose ridendo enfaticamente.

“Mai.”

E così fu. Per lo meno finché non apparve Ronda Rousey.
Bella, carismatica e letale dentro la gabbia, Ronda sgretolò le convinzioni del presidente dell’UFC a suo di armbar e lo persuase non solo a contrattarla – lei e naturalmente alcune avversarie – ma anche a farla debuttare in un main event (UFC 157 - 23/02/2013).
Da allora niente fu più come prima e oggi gli incontri femminili sono una presenza costante degli eventi UFC, con decine di fighter sotto contratto, trattate alla stregua degli uomini, e l’introduzione di una seconda categoria di peso: quella dei paglia, guidata per l’appunto da Joanna ‘Champion’ Jedrzejczyk.
Non sorprende quindi l’appoggio incondizionato della campionessa polacca nei confronti di ‘Rowdy’.

“La gente non può limitarsi a pensare che ha perso il suo ultimo incontro. Come ho già detto, ha combattuto per la nazionale degli Stati Uniti di judo; è stata alle Olimpiadi e ha vinto una medaglia; è stata campionessa, per cui continua ad essere una delle migliori.
La gente non può dimenticarla.”