Ospite al Jimmy Kimmel Show, Ronda Rousey svela che l'incontro con Bethe Correia sarà diverso da qualunque altro.
Con 10 incontri su 11 conclusi nella prima ripresa, Ronda Rousey (11-0) non ha sicuramente abituato i suoi i tifosi ad aspettarsi incontri che durassero a lungo.
Tuttavia, la prossima volta - il 1º di agosto a UFC 190 - sembra voler fare un'eccezione.
Perché?
Perché la campionessa dei pesi gallo difenderà la sua cintura contro Bethe Correia (9-0). E a Ronda Rousey, Bethe Correia non piace per niente.
Ospite al Jimmy Kimmel Show, mercoledì scorso, "Rowdy" ha spiegato come questo condizionerà il suo approccio al combattimento dando l'esempio di Cat Zingano, l'ultima sua avversaria che sconfisse in soli 14 secondi, il 28 di febbraio scorso.
"Mi piaceva davvero," ha detto riferendosi alla brasiliana. "È una delle ragazze per cui ho molto rispetto. Dopo l'incontro le ho detto che se vuole le do la rivincita. Se chiudo rapidamente l'incontro, vuol dire che mi piaci. Se n'è andata a casa con un assegno con il quale comprarsi una casa. È stata una grande notte per lei."
Per Bethe Correia, il discorso è diametralmente opposto. La loro rivalità ricorda quella tra la campionessa americana e Miesha Tate, con la quale - per la prima e unica volta nella sua carriera - arrivò fino al terzo round. Tre round in cui Ronda Rousey fece a pezzi l'avversaria.
"Con questa gallina - che non mi piace - sarà molto diverso. Se ne uscirà con un aspetto differente da come è entrata. Farò in modo che questa gallina si ricordi ogni secondo dell'incontro."
L'incontro tra le due avversarie si svolgerà in Brasile, a Rio de Janeiro, davanti alla torcida brasileira, che Ronda ben conosce dai tempi in cui gareggiava nel judo.
"Adoro i tifosi brasiliani. Mi hanno fischiato fuori dallo stadio, cantandomi "tu morirai" in Portoghese [tu vais morrer], ma sono anche stati gli unici tifosi che hanno tifato per me. Nelle semifinali del campionato del mondo nel 2007, stavo lottando contro la campionessa del mondo [Edith Bosh]. Era alta tipo 2 metri e 10. Sembravo un hobbit di fianco a lei. Mi ha slogato un braccio. L'ho rimesso a posto. Ero sotto a 20 secondi dalla fine. L'ho proiettata col braccio che avevo appena rimesso a posto. Tutti mi applaudirono. Non era importante che fossi brasiliana o meno. L'importante era che avevano visto qualcosa di spettacolare e ho apprezzato molto questo."
"Combatto al di là delle mie capacità in Brasile. Lotto davvero bene là. Voglio batterla nel modo più devastante e imbarazzante possibile. Non ho paura di cederle il vantaggio di lottare in casa. È molto più inferiore a me di un semplice vantaggio casalingo per potermi battere."