martedì 18 agosto 2015

CHRIS WEIDMAN: "NON LASCERÒ QUESTO SPORT SENZA PRIMA AVER COMBATTUTO CONTRO JONES"

Il campione dei pesi medi dell'UFC mette Jon Jones nel mirino: "Voglio affrontare le più grandi sfide e vincerle"








La carriera di Chris Weidman (13-0) e quella di Jon Jones (21-1) sembrano destinate ad incrociarsi.

Poco più di un mese fa, in occasione dell'UFC Fan Expo a Las Vegas, Dana White aveva rivelato, tra lo stupore e l'entusiasmo generale, che "Chris Weidman e Jon Jones volevano lottare tra di loro per vedere chi fosse il Re di New York. Ne abbiamo parlato per un po'."

In attesa di difendere per la quarta volta il titolo contro Rockhold a UFC 194, è ora la volta del campione dei pesi medi dar voce al suo sogno nel cassetto.

Ne sono sicuro, non lascerò questo sport senza prima aver combattuto contro Jon,” ha detto Chris Weidman ieri a The MMA HOUR. “A meno che non torni mai più. Ma se c’è e ci sono anch’io, la gente vorrà che si faccia. E lo voglio anch’io.”

Non è la prima volta che Weidman mette Jon Jones nel mirino. Già nel 2012 infatti, quando il peso medio ancora non era campione, si offrì di salire di categoria e sostituire l’infortunato Dan Henderson contro Jones a due settimane da UFC 151.
L’UFC gli preferì Vitor Belfort, nonostante ciò però, Weidman non ha ancora staccato gli occhi di dosso a Jones.

Non ho niente contro Jon. È solo perché sono competitivo. Voglio lottare con i migliori avversari possibili. Voglio affrontare le più grandi sfide e vincerle. È per questo che volevo affrontare Anderson Silva quando nessun altro ne aveva il coraggio. Voglio le sfide più grandi. Voglio sconfiggere avversari che la gente pensa non sia in grado di sconfiggere e Jon è senza dubbio uno di quelli.”

Senza dubbio.
Jon 'Bones' Jones è il più giovane campione della storia dei pesi mediomassimi dell’UFC e deve ancora incontrare un avversario in grado di fermarlo dentro l’Ottagono.
A riuscire a farlo nella sua carriera sono stati solo 1) Steve Mazzagatti, l’arbitro del suo incontro con Matt Hamill, che lo privò della sua imbattibilità squalificandolo per una gomitata dall’alto verso il basso in una sfida che stava comunque dominando; 2) La legge. La storia è tristemente famosa: il 27 aprile, Jones viene arrestato (e rilasciato su cauzione poche ore dopo) con l’accusa di aver saltato un semaforo rosso, causato un incidente stradale con feriti ed essere fuggito. Pochi giorni dopo, l’UFC annunciò di avergli tolto il titolo, difeso per il numero record di otto volte, e di averlo cancellato dal vertice del ranking, tanto quello della sua categoria, tanto quello di miglior lottatore pound-for-pound.

Da allora, è sceso il silenzio intorno a lui e, in attesa di giudizio, nessuno è in grado di fare previsioni su quando tornerà.
Se mai lo farà, avrà un avversario in più ad attenderlo.

È un atleta straordinario ed è riuscito a ottenere grandissimi risultati. Spero quindi riesca a riprendersi e tornare,” ha concluso Weidman.

Ora ha un motivo in più per farlo.