Conor McGregor parla delle registrazioni di The Ultimate Fighter, provoca Urijah Faber, ricorda UFC 189 e attacca José Aldo.
Niente ferie estive per Conor McGregor.
‘The Notorious’ l’11 di luglio ha sconfitto Chad Mendes ed è diventato campione interino dei pesi piuma dell’UFC e pochi giorni dopo ha iniziato a partecipare nella nuova edizione di The Ultimate Fighter come capitano di una selezione di lottatori europei. Sull’altro fronte, una formazione di atleti provenienti dagli Stati Uniti guidata da Urijah Faber.
Quanto credete ci abbia messo l’irlandese a provocare Faber?
"Niente di serio, per essere onesti," ha detto McGregor a Yahoo. "Urijah è innocuo. È un ometto innocuo: mi diverte. È come un fratellino noioso, tranne per il fatto che ha quasi 50 anni. Mi sto divertendo in questo spettacolo."
C’era da aspettarselo.
Sorpreso invece è rimasto lo stesso McGregor nello scoprire, in questa nuova esperienza, un’opportunità unica e entusiasmante.
"Una volta che sono arrivato ed ho conosciuto la gente, ho capito che era l'opportunità di una vita. Voglio approfittarne e coinvolgere i miei allenatori. Mostrare il mio approccio alle Arti Marziali Miste, mostrare come i miei coach gestiscono il training camp e la preparazione agli incontri. È un'esperienza eccezionale e mi sta davvero entusiasmando."
Rapidamente si ritorna a parlare di UFC 189.
"Ho imparato che non mi sbaglio mai. Le mie previsioni sono sempre corrette. Avevo previsto che l'avrei messo ko nei primi due round. Ho scommesso una grande somma di denaro ed ho vinto la mia scommessa. Quando dico che sconfiggerò qualcuno dentro un certo tempo e in una certa maniera, accadrà. È quel che è successo. Sono entrato [dentro l'Ottagono], ho preso a bastonate il suo corpo e l'ho fatto fuori."
Alcuni critici hanno però sottolineato che Chad Mendes ha avuto solo due settimane per prepararsi all’incontro.
"Eppure, ci sono cosiddetti veterani e professionisti di questo sport, o esperti, che parlano di un training camp completo. Questo mi dimostra solamente quanti fanfaroni e novelli ci siano veramente in questo ambiente. Non riescono a capire che mai prima d'ora avevano visto dei colpi al corpo così puliti come ne hanno visti durante quell'incontro. Io e Chad sappiamo in che stato era a quel punto. Era finito ed era a pezzi."
Ma veniamo a José Aldo Jr.
Il campione di Manaus ha ricevuto via libera dai medici ed è tornato ad allenarsi. La card di capodanno – tradizionalmente uno degli eventi più importanti dell’anno - sembra a questo punto la data più plausibile per la resa dei conti tra Aldo e McGregor e per unificare il titolo dei pesi piuma. Quanto alla localizzazione, l’UFC sta ponderando di utilizzare l’AT&T Stadium, meglio conosciuto come Dallas Texas Stadium, il tempio dei Dallas Cowboys, con una capacità fino a 100.000 posti.
"Ci sono un paio di date e luoghi sul piatto. Credo che [rappresentanti dell'UFC] stiano andando in Brasile per parlarne con José. A mio parere, sta avendo un esaurimento in questo momento. L'ho già detto prima: sta cercando una via d'uscita. L'infortunio è stata un'occasione per posticipare l'inevitabile e ne ha approfittato. Non ingannatevi: quando UFC 189 andava in onda, era sotto il piumone pregando perché Chad Mendes vincesse."
"Lui e il suo team stavano pregando per quella vittoria così che non avrebbero dovuto affrontarmi, invece sono andato là fuori ed ho macellato il corpo di Chad sapendo che José stava guardando, lui e la sua costola dolorante. Vedo un lottatore che ha un esaurimento. Spero riusciremo a far sì che si presenti, ma vedremo. Tutto quel che so è quel che già sapevo l'11 di luglio: io sarò là e sarò il vincitore."
Manca solo capire in quale round.