L'ex allenatore del Team Alpha Male risponde alle dure critiche di Urijah Faber.
Nel 2012 Duane Ludwig diventa il coach del Team Alpha Male, accademia di MMA fondata da Urijah Faber e che vanta tra le sue file atleti di spicco dell'UFC come TJ Dillashaw, Joseph Benavidez, Chad Mendes e lo stesso Faber naturalmente.
Con 'Bang' Ludwig al comando, la squadra di Sacramento fa il definitivo salto di qualità, tutti i fighter principali arrivano a combattere per il titolo delle rispettive categorie di peso e lo stesso Ludwig viene premiato per due anni consecutivi - 2013 e 2014 - come 'Miglior Allenatore dell'Anno'.
Poi, improvvisamente, accade qualcosa e a maggio 2014 Ludwig lascia il Team Alpha Male.
Una discussione tra Ludwig e Faber sembra essere alla base della separazione, ma nessuno sa esattamente cosa sia successo, se non i due protagonisti che però si rifiutano di commentare.
Questo almeno fino al'altro giorno - quasi due anni dopo quel giorno funesto - quando uno stizzito Urijah Faber a raccontato al giornalista Ariel Helwani la sua versione dell'accaduto.
Faber ci è andato giù pesante e, tra varie accuse nei confronti di Ludwig, una su tutte sono state le sue interminabili esigenze economiche.
Ai microfoni di The MMA Hour, l'ex allenatore del Team Alpha Male ha risposto alle parole di Faber.
"Senza dubbio abbiamo avuto un paio di incomprensioni. Ogni volta che parlavamo, io capivo una cosa di quel che diceva, poi apparentemente era sempre un'altra quella che aveva detto. Così, varie volte ho pensato che avevamo un accordo e il risultato era sempre che restavo a mani vuote.
Non capisco. È per questo che abbiamo sempre avuto problemi, perché parlavamo, ci mettevamo d'accordo su alcune cose e quando quelle cose sarebbero dovute succedere, non lo facevano.
Lui era abituato al fatto che nessuno lo contestasse ed io lo facevo. E che diavolo! Te lo dico io: è lui che comanda, i particolare a Sacramento. Nessuno gli fa domande. Qualunque cosa dica, si fa. Non è così che lavoro io.
Per me siamo tutti uguali e se qualcuno dice che farà qualcosa, deve andare fino in fondo e farla, come lo faccio io. Come chiunque altro dovrebbe farlo."
Secondo 'The California Kid', Ludwig si lamentava sempre di quel che guadagnava, nonostante di fatto ricevesse il doppio del valore promesso; cercava costantemente di spillare soldi agli atleti facendosi pagare per lezioni private o pretendendo percentuali sui bonus; altre volte avrebbe preteso denaro o favori economici dai procuratori e manager di Faber.
Ludwig tuttavia, ha una lettura sostanzialmente differente di quel che è accaduto.
“Penso abbia troppo da fare. Non è esattamente uno che prende nota di quello che dice e le cose si perdono nella confusione," ha detto Duane Ludwig. "È in una posizione in cui nessuno davvero gli dice niente. Sono con lui da due anni e nessuno davvero osa alzare una mano. È il suo palco, ma con me non funziona. Se qualcosa sarebbe dovuto accadere e non accade, io vengo a parlarne con te. Questo vale per chiunque.
È bravo a parlare ai microfoni, ma forse è un po’ troppo aggressivo. E non sto cercando di parlarne male o chissà che, ma se la prende parecchio su un sacco di cose e questo non aiuta, per niente. Quando uno mi dice che farà qualcosa, io mi aspetto che lo faccia. Si chiama essere un uomo di parola.”
Ludwig rifiuta inoltre le accuse di fare commenti e battute a sfondo razzista durante gli allenamenti nei confronti degli atleti.
"Non so di cosa diavolo stia parlando. La gente fa sempre battute in palestra. Puntare il dito contro di me, voglio dire, davvero?”
L'ex coach della squadra di Sacramento non nega però , come riferito da Faber, di rifiutarsi di allenare le donne.
“Non direi che sono contro le donne nelle MMA. Mi sento a disagio a vedere una donna essere presa a pugni in faccia. Quello è vero, non mi piace. Che le donne facciano grappling o wrestling mi va bene, ma vedere una donna prendersi un pugno in faccia non mi piace così tanto. Ci sono incontri femminili bellissimi, eppure ancora mi fanno un po’ di impressione. No, non mi piace allenare ragazze.”
Faber ha anche riferito di aver dovuto risolvere un incidente, durante il quale Ludwig avrebbe minacciato un dirigente dell'UFC a causa di alcuni biglietti che si aspettava di ricevere, rischiando così di essere radiato dall'UFC.
Ludwig sminuisce l'accaduto e spiega che tra lui e Reed Harris - ex responsabile di WEC - c'è stata solo un'incomprensione.
“L’abbiamo risolta. Io e Reed siamo a posto. È stato tutto un malinteso. Ne ho parlato con Reed e ci abbiamo messo una pietra sopra.”
Molte accuse, molte incomprensioni e malumori e in tutto questo chi più ne ha pagato è stata senza dubbio lo spogliatoio, perturbato e lacerato da questo estenuante conflitto.
Per il bene del Team Alpha Male e dei suoi atleti, Ludwig è disposto a seppellire l'ascia di guerra.
"Fanc**o, non me ne preoccupo neanche più. Quel che è importante è che la squadra riesca a dare il meglio di se e questo succede quando lavoriamo insieme. Qualsiasi cosa che lo impedisca è una pu**anata.
Non mi preoccupa più di tanto quel che dice su di me, perché non penso ci sia molto di vero. Chi ne soffre sono i compagni di squadra. Voglio essere sicuro che ci sia ancora spazio per lavorare insieme e per poterli aiutare. E vedo che si fa ogni giorno più piccolo a causa di tutti questi ostacoli lungo il cammino.”