lunedì 21 settembre 2015

I dolori della giovane Miesha Tate

Poche motivazioni e "una grande frustrazione nei confronti dell'UFC," per l'inconsolabile numero uno dei pesi gallo. 








È passato ormai più di un mese da quando Ronda Rousey annunciò a Good Morning America che la sua prossima sfidante sarebbe stata Holly Holm, eppure Miesha Tate non ha ancora smaltito lo smacco di essere stata sorprendentemente esclusa dall'incontro per il titolo dei pesi gallo.

E dopo che le era stato promesso e ripromesso quell'incontro dal presidente dell'UFC Dana White, sente che qualcosa tra loro si è rotto.
D'ora in avanti le promesse non saranno più sufficienti.

"Credo che dovremo metterci d'accordo su più cose a livello contrattuale, non verbale," ha detto Miesha Tate a Ground and Pound TV. "È quel che succede quando arrivi ad un punto in cui non ti fidi delle parole. Metteremo le cose per iscritto d'ora in avanti."

Dana White si è affrettato nel tentativo di mettere un pezza sullo strappo, organizzando subito un'altro match per 'Cupcake': contro Amanda Nunes.
La Tate tuttavia non ha accettato e per il momento non sembra volerne proprio sapere. La delusione, l'offesa e la rabbia sono ancora troppo vive per lasciare che l'UFC faccia il bello e il cattivo tempo a suo piacimento.

"Provo una grande frustrazione nei confronti dell'UFC. Non sono in una posizione in cui senta di aver bisogno di essere spinta a destra e a manca o 'Oh, fai quest'incontro, no, fai quest'altro'. Per me non ha senso che, pur non essendo la campionessa, debba combattere con tutte le principali contendenti al titolo. Amanda Nunes è la numero 4, mentre la Holm è la numero 8."

"Cosa c'è che non va? Non sono la campionessa eppure combatto contro lottatrici migliori di quanto non faccia la campionessa e non mi pagano quanto pagano la campionessa. È il lavoro della campionessa lottare le migliori avversarie al mondo. Quando sarò io campionessa, ne riparleremo."

"Sto attraversando un periodo strano della mia carriera. Non so quale sia il miglior passo da fare per me a seguire, ma so che non mi lascerò strattonare a destra e a manca da nessuno."