mercoledì 2 settembre 2015

L'ASAC vara il primo regolamento contro tagli estremi di peso nelle MMA

Lo stato dell’Arkansas guida la carica contro pericolosi tagli di peso. Regolamento in vigore con effetto immediato.










Il Comitato Atletico dello Stato dell’Arkansas (ASAC) ha approvato all'unanimità un nuovo storico regolamento, due settimane fa, con l’obiettivo di moderare la pratica di tagli estremi di peso tra lottatori del circuito amatoriale di MMA e pugilato.

1) gli atleti non potranno competere con un peso che oltrepassi del 7,5% il valore riscontrato il giorno precedente, al controllo del peso, o 2) più di una categoria al di sopra di quella in cui competono quel giorno. In caso contrario l’incontro verrà cancellato.
Oltre quindi al consueto controllo del peso il giorno precedente l’incontro, gli atleti dovranno salire sulla bilancia anche poco prima di combattere.

Ad esempio: un atleta dei pesi piuma (145 libbre ≈ 65 kg) che sulla bilancia misuri 143, potrà pesare al massimo 153,7 libbre il giorno seguente (1); ad ogni modo, nessun lottatore di quella categoria, potrà pesare più di 155 libbre (≈ 70 kg), limite della categoria dei pesi leggeri, al momento dell’incontro (2).

La nostra speranza è quella di educare e abituare lottatori all’inizio della carriera,” ha detto Lydia Robertson, presidente dell’ASAC a MMAFighting. “In modo tale che non si sottopongano a certe pratiche pericolosissime di taglio del peso che hanno causato così tanti decessi.”

Il nuovo regolamento è stato votato d’urgenza due settimane fa e entrerà in vigore per un periodo di prova non inferiore a 120 giorni. A far precipitare la decisione è stata una serie di incidenti occorsi tre giorni prima ad un evento di MMA locale, quando quattro lottatori sono stati trasportati in ospedale per cause direttamente relazionate con la disidratazione.

I parametri delle nuove regole risultano da uno studio di due mesi condotto dalla stessa ASAC ed iniziato a gennaio. I lottatori sono stati pesati due volte – il giorno precedente l’incontro e quello successivo – e i risultati hanno mostrato che il 45% di loro aumentava il suo peso del 15% o oltre. L’ARP (associazione dei medici di bordo ring), coinvolta nello studio consiglia che i lottatori recuperino al massimo fino a 5% del loro peso.
Esiste tuttavia il rischio che, con questo nuovo sistema, i lottatori non si reidratino a sufficienza dopo il controllo del peso.

"Molte volte anche un cieco può dire se una persona è disidratata o no,” ha detto Robertson. “Un medico a bordo ring preparato dovrebbe accorgersene subito. Questa è la nostra speranza.”

Un metodo diverso – ma in uso da quasi vent’anni nella lotta libera collegiale negli USA - verrà invece introdotto dalla CSAC (Comitato Atletico dello Stato della California) a partire dal primo di gennaio del 2016. Gli atleti verranno testati annualmente per identificare il loro peso minimo ideale e non verranno autorizzati a competere al di sotto di quel livello.

Andy Foster, amministratore delegato della CSAC crede che tagli estremi di peso sia attualmente il maggior problema nel mondo delle MMA.
Studi hanno mostrato che i fluidi nel cervello non vengono riposti tanto rapidamente come nel resto del corpo. Il risultato è che lottatori che riducono drasticamente il loro peso sono più suscettibili a traumi cerebrali proprio nel momento in cui devono combattere.

"Esiste un primo evento traumatico: la disidratazione massiccia," ha detto Foster. "Ne segue un altro con la reidratazione rapida. Le barriere del tuo cervello non sono ancora completamente ristabilite. Dopodiché c'è l'incontro: un altro evento traumatico. Facciamo queste tre cose e ci aspettiamo che il risultato sia positivo."

L'ASAC e la CSAC non sono che le prime commissioni a lanciare questo tipo di iniziativa. La speranza, secondo Robertson, è che sia solo l'inizio e che presto altri Stati e organizzazioni ne seguiranno l'esempio. 

"Qualcuno doveva pur cominciare, giusto? Se è per la sicurezza dei lottatori, sarò sempre orgoglioso del voto della commissione."