Lo stato dell’Arkansas guida la carica contro pericolosi tagli di peso. Regolamento in vigore con effetto immediato.
Il Comitato Atletico dello Stato
dell’Arkansas (ASAC) ha approvato all'unanimità un nuovo storico regolamento, due settimane fa, con l’obiettivo di moderare la pratica di tagli
estremi di peso tra lottatori del circuito amatoriale di MMA e
pugilato.
1) gli
atleti non potranno competere con un peso che oltrepassi del 7,5% il
valore riscontrato il giorno precedente, al controllo del peso, o 2)
più di una categoria al di sopra di quella in cui competono quel
giorno. In caso contrario l’incontro verrà cancellato.
Oltre quindi al consueto controllo del
peso il giorno precedente l’incontro, gli atleti dovranno salire
sulla bilancia anche poco prima di combattere.
Ad esempio: un atleta dei pesi piuma (145 libbre ≈ 65 kg) che sulla bilancia misuri 143, potrà pesare al massimo
153,7 libbre il giorno seguente (1); ad ogni modo, nessun lottatore
di quella categoria, potrà pesare più di 155 libbre (≈ 70 kg), limite della
categoria dei pesi leggeri, al momento dell’incontro (2).
“La nostra speranza è quella di
educare e abituare lottatori all’inizio della carriera,” ha
detto Lydia Robertson, presidente dell’ASAC a MMAFighting. “In
modo tale che non si sottopongano a certe pratiche pericolosissime di
taglio del peso che hanno causato così tanti decessi.”
Il nuovo regolamento è stato votato
d’urgenza due settimane fa e entrerà in vigore
per un periodo di prova non inferiore a 120 giorni. A far precipitare
la decisione è stata una serie di incidenti occorsi tre giorni prima
ad un evento di MMA locale, quando quattro lottatori sono stati
trasportati in ospedale per cause direttamente relazionate con la
disidratazione.
I parametri delle nuove regole
risultano da uno studio di due mesi condotto dalla stessa ASAC ed
iniziato a gennaio. I lottatori sono stati pesati due volte – il
giorno precedente l’incontro e quello successivo – e i risultati
hanno mostrato che il 45% di loro aumentava il suo peso del 15% o
oltre. L’ARP (associazione dei medici di bordo ring), coinvolta
nello studio consiglia che i lottatori recuperino al massimo fino a
5% del loro peso.
Esiste tuttavia il rischio che, con
questo nuovo sistema, i lottatori non si reidratino a sufficienza
dopo il controllo del peso.
"Molte volte anche un cieco può
dire se una persona è disidratata o no,” ha detto Robertson.
“Un medico a bordo ring preparato dovrebbe accorgersene subito.
Questa è la nostra speranza.”
Un metodo diverso
– ma in uso da quasi vent’anni nella lotta libera collegiale negli USA -
verrà invece introdotto dalla CSAC (Comitato Atletico dello Stato della California) a partire dal primo di gennaio del 2016.
Gli atleti verranno testati annualmente per identificare il loro peso
minimo ideale e non verranno autorizzati a competere al di sotto di
quel livello.
Andy Foster, amministratore delegato della CSAC crede che tagli estremi di peso sia attualmente il maggior problema nel mondo delle MMA.
Studi hanno mostrato che i fluidi nel cervello non vengono riposti tanto rapidamente come nel resto del corpo. Il risultato è che lottatori che riducono drasticamente il loro peso sono più suscettibili a traumi cerebrali proprio nel momento in cui devono combattere.
"Esiste un primo evento traumatico: la disidratazione massiccia," ha detto Foster. "Ne segue un altro con la reidratazione rapida. Le barriere del tuo cervello non sono ancora completamente ristabilite. Dopodiché c'è l'incontro: un altro evento traumatico. Facciamo queste tre cose e ci aspettiamo che il risultato sia positivo."
Studi hanno mostrato che i fluidi nel cervello non vengono riposti tanto rapidamente come nel resto del corpo. Il risultato è che lottatori che riducono drasticamente il loro peso sono più suscettibili a traumi cerebrali proprio nel momento in cui devono combattere.
"Esiste un primo evento traumatico: la disidratazione massiccia," ha detto Foster. "Ne segue un altro con la reidratazione rapida. Le barriere del tuo cervello non sono ancora completamente ristabilite. Dopodiché c'è l'incontro: un altro evento traumatico. Facciamo queste tre cose e ci aspettiamo che il risultato sia positivo."
L'ASAC e la CSAC non sono che le prime commissioni a lanciare questo tipo di iniziativa. La speranza, secondo Robertson, è che sia solo l'inizio e che presto altri Stati e organizzazioni ne seguiranno l'esempio.
"Qualcuno doveva pur cominciare, giusto? Se è per la sicurezza dei lottatori, sarò sempre orgoglioso del voto della commissione."