Continua il calvario di Miesha Tate dopo la delusione per l'esclusione dalla lotta per il titolo contro Ronda Rousey.
Sono ormai passati due mesi da quando Ronda Rousey ha annunciato a "Good Morning America" che la sua prossima avversaria sarebbe stata Holly Holm e non Miesha Tate - come più volte promesso da Dana White in precedenza - eppure la ventinovenne ex campionessa di Strikeforce non l'ha ancora mandata giù, anzi.
"Non penso che l'UFC l'abbia fatto con malizia, ma non mi hanno neanche minimamente considerato," ha detto Miesha a ESPN. "Per loro è stato come qualunque altro giorno in ufficio, ma per me è come se mi avessero rovinato la vita e credo dovrebbero provare a capirlo un po'."
Poco dopo l'annuncio fatto dalla Rousey, il presidente dell'UFC si affrettò a trovarle una nuova avversaria, ma quando finalmente le propose di affrontare la brasiliana Amanda Nunes (11-4), terza in classifica della categoria dei pesi gallo, la Tate (17-5) rifiutò.
"Dana White dirà che sono ad un incontro di distanza dal titolo e poi nell'intervista successiva dirà che che sono a un paio di incontri di distanza. Non faccio altro che leggere titoli diversi e non so a cosa pensare.
Temo vogliano che affronti tutte le migliori avversarie, così se mi sconfiggono, loro combattono per il titolo subito dopo, ma se le batto io è tipo: 'avanti il prossimo'. Per farla breve, ho l'impressione che mi hanno preso per un portinaio. E va bene per un po', perché mi ci sono messa io in questa situazione. Ho vinto e perso incontri. Però ci deve essere della luce in fondo al tunnel. Se non c'è, che futuro mi aspetta?"
Sta davvero ponderando ritirarsi dopo quel che è successo? Miesha sì è presa una lunga pausa prima di rispondere.
"È una questione molto delicata. Tutto quello che posso dire è che non mi piace la piega che ha preso, ma non posso escludere nulla. Se è chiaro che non esiste una maniera per me di combattere per il titolo finché Ronda ha la cintura, a quel punto non lo so, penso dovrei iniziare a cercare delle alternative. Non sto dicendo che mi ritirerei, però dovrei pensarci su."
Lei non ha dubbi: vuole continuare a combattere, ma dovrà cambiare qualcosa prima che si decida a rimettere piede dentro l'Ottagono.
"Sono devota all'UFC. Sono andata in Giappone e combattuto su Fight Pass in una vetrina relativamente ridotta. Ho lottato contro Sara McMann quando nessun'altra voleva farlo.
Cerco di essere il più disponibile possibile, ma arrivi ad un certo punto in cui non puoi sacrificare ciò che credi in cuor tuo che sia giusto.
Non sto dicendo che l'UFC mi stia forzando, ma è vero che, se si mettono in testa che vogliono qualcosa, è quello e nient'altro. Per me non è così semplice. Quando sono convinta che qualcosa sia ingiusto o che non mi va proprio di farlo, non lo faccio."