Chael Sonnen scredita Fedor Emelianenko: "la storia non sarà benevola con lui."
Fedor Emelianenko è comunemente considerato il miglior peso massimo della storia delle MMA e uno dei migliori fighter di tutti i tempi.
Durante una carriera straordinaria (34-4-1), costruita principalmente in Giappone, sotto la bandiera di Pride FC, Fedor è stato capace di mettere insieme una striscia di 27 vittorie consecutive (più un no-contest) e sconfiggere tutti i più forti pesi massimi all'epoca in circolazione per quasi 10 anni.
Ma non ditelo a Chael Sonnen.
Il 'Ganster Americano' ha una lettura piuttosto differente dalla media riguardo al successo dell'Ultimo Imperatore.
Secondo lui, quando si tratta di Fedor, i tifosi non sanno di cosa parlano.
“È
chiaramente sopravvalutato,” ha detto Sonnen a The MMA Hour. “Ma non ha è che sia valutato così tanto. La gente che ascolta il tuo
spettacolo, la gente che ascolta il mio podcast… abbiamo dei tifosi vecchio
stampo. Lo guardavano combattere in Giappone; hanno visto qualche suo incontro
e sono più che disposti a dimenticare quella volta in cui è venuto negli Stati
Uniti e ha effettivamente partecipato in un incontro diretto da un vero arbitro
che non indossava nessun auricolare. Se ne sono dimenticati.
L’essere umano
medio non ha la più pallida idea di chi sia. E la storia non sarà benevola con
Fedor Emelianenko per quel che riguarda la sua carriera nelle MMA.”
Fedor, ufficialmente ritiratosi 3 anni fa, ha annunciato pochi mesi fa il ritorno alle competizioni. Tutte le principali organizzazioni mondiali di MMA, tra cui ovviamente anche l'UFC, hanno cercato di garantirsi la sua firma, ma a spuntarla è stato l'ex presidente dell'estinta Pride FC Nobuyuki Sakakibara.
Emelianenko combatterà nuovamente in Giappone, a capodanno, per un'organizzazione ancora ampiamente incompleta, senza atleti contrattati, senza divisioni né un nome proprio. Sconosciuto continua ad essere anche il nome del suo avversario, ma voci insistenti dicono sarà Jaideep Singh, kickboxer indiano semisconosciuto, con un record di 1-0.
Emelianenko combatterà nuovamente in Giappone, a capodanno, per un'organizzazione ancora ampiamente incompleta, senza atleti contrattati, senza divisioni né un nome proprio. Sconosciuto continua ad essere anche il nome del suo avversario, ma voci insistenti dicono sarà Jaideep Singh, kickboxer indiano semisconosciuto, con un record di 1-0.
“Ecco quel
che vuoi fare," ha spiegato Sonnen. "Vuoi combattere contro l’avversario più facile possibile per l’assegno
più grasso possibile. Questo Fedor lo sta facendo molto bene. Chi c’è in
Giappone in questo momento? Esiste qualcuno al suo stesso livello? Con chi lo
faranno combattere? Non esiste neanche un montepremi per Fedor in questo
ora come ora, non esiste nessun tipo di divisione. Quindi la probabilità che ottenga
un avversario facile e che venda una manciata di biglietti combattendo mi
sembra piuttosto alta.”
Sonnen non ha dubbi che il rifiuto di Fedor Emelianenko di lottare per l'UFC sia la prova irrefutabile dell'attuale livello del russo: un'ammissione tacita di inferiorità.
Senza alcun timore reverenziale, Chael arriva a paragonare Fedor a Kimbo Slice.
Senza alcun timore reverenziale, Chael arriva a paragonare Fedor a Kimbo Slice.
“I tifosi
parlano costantemente di Fedor. Non hanno idea di cosa stiano parlando. Sento
dire cose su Fedor e non posso far altro che sedermi e rigirare gli occhi. Ci sono
già dovuto passare per questo con Kimbo Slice. Ci sono già dovuto passare per situazioni in cui l’impressione dei tifosi è così lontana dalla realtà che non riconoscono quel che hanno davanti agli occhi.
Fedor
potrebbe darvi una valutazione precisa di se stesso: lui lo sa a che punto è. Per
cui quando se ne va in Giappone e pensa, ‘posso fare un po’ di quattrini in
questo modo; posso mantenermi occupato senza dover combattere contro quelli
dell’UFC’, la discussione finisce lì.
I suoi
tifosi gli dicono sempre ‘avresti successo nell’UFC’... se ti dice che non
è così, dovresti ascoltarlo.
Credo che
per le qualità che ha e al livello a cui è ora, ha senso. Non dimentichiamoci:
non torna per vincere titoli. Torna per fare un po’ di soldi.”