Il presidente dell'UFC esclude un ritorno di George St-Pierre: "è fuori da troppo tempo e ha una montagna di soldi."
English version available here
Se siete convinti che George St-Pierre tornerà presto a combattere, avete chiaramente un'opinione diversa da quella di Dana White.
"Dubito fortemente che accadrà," ha detto il presidente dell'UFC al Los Angeles Times. "Perché GSP è fuori da troppo tempo e ha una montagna di soldi."
Ad inizio novembre, Freddie Roach, allenatore di pugilato di St-Pierre, rivelò che l'ex campione dei pesi welter si sottoporrà ad un training camp di sei settimane per capire se possieda ancora ciò che serve per tornare a combattere.
"Abbiamo pensato di fare così: si allenerà per combattere," disse Roach. "Farà un camp di sei settimane e alla fine delle sei settimane, se sentirà di essere pronto a combattere e avrà la stessa fame di sempre, lo farà: combatterà ancora una volta."
Secondo Dana, è un'idea inutile. Per lui la realtà è molto più semplice: o lo sai o non hai fame, e dà l'esempio di Robbie 'Ruthless' Lawler, attuale campione dei pesi welter in procinto di difendere il titolo contro Carlos Condit il 2 di gennaio, a UFC 195.
"Non fai un camp di sei settimane per capire sei hai fame di combattere: o lo sai o no. Robbie Lawler lo sa, è affamato, si allena come un animale. O hai fame e sei un animale o no.
Sarebbe bello tornasse, adoro George S-Pierre, un atleta straordinario, ma parlare di un suo ritorno? Mi viene da ridere. Per essere un campione del mondo devi avere fame. GSP non l'ha, neanche un po'."
Difficile dire se le parole del presidente dell'UFC siano sincere o solo una provocazione per spronare il canadese a tornare dentro l'Ottagono, dal quale è assente da ormai due anni, quando a UFC 167 difese per la nona volta consecutiva il titolo contro Johny Hendricks per poi annunciare l'abbandono a tempo indeterminato delle competizioni.
Non vi sono dubbi comunque che, dovesse decidere di tornare, le porte dell'UFC gli si spalancherebbero davanti.
