martedì 17 novembre 2015

Holly Holm sul ko: "Avevo già mentalizzato quel calcio"

La nuova campionessa dei pesi gallo racconta come ha preparato il ko inflitto a Ronda Rousey.








Quando si dice “dare un calcio alla storia”. Holly Holm l’ha presa alla lettera e con un magnifico calcio alla testa – o meglio al collo – ha messo ko Ronda Rousey, la fighter più forte che la giovane storia dell’UFC abbia mai conosciuto.
Non certo il primo calcio nella storia della Holm però, esimia kickboxer che, nella sua seppur breve carriera nelle MMA (10-0 con la vittoria di sabato notte a UFC 193), già in altre due occasioni aveva fermato le sue avversarie con quest’arma. Insomma, era d’aspettarselo che presto o tardi l’avrebbe tirato fuori dal cilindro, ma non confondiamo Holly Holm con un mago. Niente illusioni o giochi di prestigio: disciplina, tecnica e un timing impeccabile. La ‘Figlia del predicatore’ è un cecchino paziente, capace di attendere sette minuti prima di scagliare il primo colpo: l’unico necessario.

“Avevo già mentalizzato che se si fosse presentata l’occasione per un calcio in testa avrei cercato di coglierla, ma non volevamo strafare per cercarlo,” ha spiegato la nuova campionessa dei pesi gallo ai giornalisti presenti alla conferenza stampa del dopo-incontri. “Non volevo forzarlo. Lei può avanzare in linea retta e con una gamba in aria e uno che viene dritto verso di te, puoi essere sbilanciata. Per cui esistono momenti in cui usarli e altri no. Se si fosse presentata l’opportunità, volevo coglierla, e si è presentata.”

Il calcio in testa tuttavia non era che una tra le varie soluzione a disposizione di Holly Holm.

“Mi passavano per la testa un sacco di cose e ho cercato solo di restare concentrata ogni minuto dell’incontro. Quella [il calcio in testa] era una delle cose a cui pensavo. Ho immaginato quel calcio, come mi sono immaginata in molte altre situazioni durante l’incontro, perché non volevo ritrovarmici e che fosse qualcosa di completamente inatteso. Volevo fosse qualcosa che avevo già preparato mentalmente, per poter rispondere nel modo giusto.”