Il 17 dicembre le più grandi organizzazioni di MMA si riuniranno per trovare una soluzione al problema del taglio del peso.
Il taglio del peso è uno dei problemi più seri che il mondo delle MMA affronta al giorno d’oggi, ma c’è chi stia cercando di trovarvi una soluzione.
Uno su tutti è il Comitato Atletico dello Stato della California (CSAC), già precursore del primo regolamento sul taglio del peso per le competizioni amatoriali e che il 17 dicembre a Los Angeles presiederà una riunione sulla disidratazione e sul taglio del peso.
Al tavolo saranno presenti l’Associazione dei Comitati della Boxe (ABC), l’Associazione dei Medici di Bordoring (ARP), l’UFC, Bellator, World Series of Fighting, Invicta e altre organizzazioni di MMA.
Nell’invito consegnato ai partecipanti si legge che “è sempre più evidente che esistono molte pratiche pericolose e malsane legate ai drastici tagli di peso e alla disidratazione.”
“È una grande preoccupazione per noi,” ha dichiarato il president della ABC Mike Mazzulli a MMAFighting.com. “Quel che dobbiamo fare è assicurarci di proteggere i lottatori e questo non è che un modo in cui tenteremo di farlo.
Vogliamo occuparci di questo problema prima di arrivare al punto in cui qualcuno possa morire. È da molto tempo che dobbiamo discutere su quel che possiamo fare. Dobbiamo trovare qualcosa che sia negli interessi e nella sicurezza dei lottatori.”
Secondo Andy Foster, direttore esecutivo della CSAC, i drastici tagli di peso sono il più grave problema delle MMA d’oggi, più grave persino del doping.
"Vi garantisco che c’è molta più gente che lo fa di quanta non si dopi,” ha dichiarato Foster.
L’obiettivo principale della riunione è quello di proporre idee da presentare al Comitato delle Regole delle MMA, recentemente creato. Tra queste, due sembrano riscontrare il maggior successo: l’aumento del numero di classi di peso e soprattutto l’introduzione della regola del peso minimo, già introdotta a livello amatoriale dalla stessa CSAC e che entrerà in vigore il 1º di gennaio.
Questa regola, derivata dal regolamento della lotta libera collegiale degli Stati Uniti, prevede che i lottatori vengano testati per stabilire il loro peso minimo salutare e quindi proibiti di competere sotto quel limite.
“Da qualche parte dobbiamo pur iniziare,” ha detto Mazzulli. “Qualcuno deve iniziare la discussione.”