Dominick Cruz replica alle dichiarazioni di TJ Dillashaw che lo accusa di voler imitare Conor McGregor.
TJ Dillashaw sperava potersi concentrare al 100% per preparare l'incontro con Dominick Cruz del 17 gennaio a Boston. Sperava di non dover entrare in una guerra di parole con il suo avversario, di non farne "uno spettacolo in stile WWE", per citare le sue parole. Ma non sarà facile, anche perché 'The Domin8r' in queste cose ci sguazza.
“Lascia che gli dia un consiglio," ha detto Cruz a MMAFighting. "Rilassati ragazzo. Divertiti a parlare. Approfitta di questa esperienza, perché non durerà per sempre. Non avrai le telecamere di fronte a te in eterno, TJ, goditela. Racconta quel che mi farai. Te lo sto chiedendo io: dì perché mi batterai. Spiegami perché sei meglio di me, non solo che mi metterai ko così o ‘te lo farò vedere il giorno dell’incontro’. Cosa hai detto? Hai detto la stessa cosa che dicono tutti. A nessuno interessano queste caga*e. Dimmi il perché. Spiega.
Ma non ci riesce, perché teme di rimangiarsi le sue parole. Ha paura di rimangiarsi le sue parole se dice ‘farò questo, questo e questo’ e poi non ce la fa la notte dell’incontro perché con me perché sa che sono un avversario duro. Ha paura di farlo. Io non ho paura, perché tanto mi giudicherete comunque. Tutta la gente a casa, se mi siedo qui e dico ‘TJ Dillashaw è un grande campione, ha battuto un sacco di avversari duri, ha davvero un bel gioco di gambe e lo rispetto molto,’ la gente mi giudicherà lo stesso e penserà: ‘è una fighe*ta’.
Quindi, perché non dice semplicemente quel che sente? TJ sta cercando semplicemente di non essere se stesso. Avreste dovuto vederlo quando ho iniziato a parlare, come s’è lasciato andare. Se l’è presa, ha iniziato a perdere la testa. Ha iniziato ad arrabbiarsi. Ho visto il vero TJ. Lo nasconde. Si trattiene, è questa la differenza. Io mi lascio andare, lui no. Non sto cercando di creare chissà cosa, mi limito ad essere me stesso. Sono sciolto, parlo e mi godo quest’esperienza.”
TJ Dillashaw (12-2) e Dominick Cruz (20-1) si contenderanno il titolo dei pesi gallo nel main event di UFC Fight Night 81. Un incontro molto atteso, per palati fini e stilisticamente sublime, tra due tra i fighter più tecnici del circuito, in possesso di un gioco di gambe originale e unico, introdotto nelle MMA dallo stesso Cruz e adottato abilmente dall'attuale campione Dillashaw.
Non solo: questa sfida decreterà finalmente chi sia il legittimo re dei 61 kg. TJ Dillashaw è sì infatti il detentore della cintura, tuttavia Cruz, primo campione dei gallo nella storia dell'UFC, non ha mai perso il titolo se non fuori dall'Ottagono, dopo essere stato allontanato dalle competizioni per quasi 4 anni a causa di una serie di sciagurati infortuni.
Durante questo periodo, Cruz è diventato un apprezzato analista di incontri dell'UFC per FOX Sports e ora, finalmente di ritorno ai combattimenti, sta facendo sfoggio dell'esperienza per provocare il suo avversario, al punto che Dillashaw se ne è convinto: Cruz sta cercando di imitare Conor McGregor.
“La vede così perché non è in grado di parlare,” ha replicato Cruz. “Se è stupido non è colpa mia. Non tentare di paragonarmi ad altra gente perché sei troppo scemo per parlare e dire quel che pensi. Alla fine della fiera il punto è questo: sono capace di dire quel che dico perché ho passato 4 anni davanti alle telecamere a fare pratica. Sono più a mio agio. Questa è la verità.
Per tre o quattro anni mi è stato tolto tutto. E quando quanto ti portano via tutto, non hai niente da temere. Ero un campione al culmine della carriera. Avevo ripulito la mia divisione. Credevo in me stesso e penso che tutti qui siano d’accordo che mi sono meritato d’essere chiamato campione. Poi da un giorno all’altro è sparito tutto perché mi sono infortunato. Perdere qualcosa in questo modo, ti fa capire con chiarezza come in realtà nulla ti appartenga. Fa chiarezza sulla vita, su quanto in realtà sia un privilegio essere qui davanti a voi.
A me diverte prendere per il cu*o T.J. perché si arrabbia tantissimo. Voglio dire, cosa ti aspetti che faccia? Che ti dia un cinque e mi inchini? Combattiamo io e te, ragazzo. Cosa farai, combatterai ancor più? Combatterai ancor più duramente perché ora dico cose cattive? Ti dà fastidio, allora combatterai più duramente? Suvvia ragazzo. Non è atipico da parte mia: sono sempre stato così. La differenza è che sono più a mio agio ad esprimermi adesso, perché non ho niente da perdere e nulla di cui aver paura.”