Dopo la sconfitta nel match per il titolo contro Robbie Lawler, Carlos Condit pondera il ritiro dalle competizioni.
Nonostante una prestazione maiuscola nel main event di UFC 195 contro Robbie Lawler - la migliore della sua carriera - Carlos Condit non è riuscito ad ottenere il favore dei giudici. Il verdetto ha colto di sorpresa molta gente, incluso lo stesso Condit, ma lui alza la testa e non ne fa una tragedia.
"Sì, ho pensato d'aver vinto, però era in bilico," ha commentato 'The Natural Bron Killer' durante la conferenza stampa del dopo-incontri. "Non mi è andata bene stanotte, ma ho dato tutto. Mi sono fatto il cu*o, quindi sono dispiaciuto, ma allo stesso tempo orgoglioso della mia prestazione.
Che vinca o che perda, sto vivendo il mio sogno. Mi pagano per combattere, competo contro i fighter più forti al mondo e ho fatto il mio dovere: a volte vinci, altre volte perdi e sfortunatamente questa non è stata la mia notte."
Condit e Lawler si sono contesi sabato notte la cintura dei pesi welter in un incontro indimenticabile, intensissimo, che ha mandato in tripudio il pubblico dell'MGM Grand Garden Arena di Las Vegas, ed è facile immaginare anche quello a casa, seduto - o forse anch'esso in piedi - davanti alle televisione.
Sensazioni ben diverse da quelle da lui stesso vissute nel suo primo incontro per il titolo: nel 2012, contro George St-Pierre a UFC 154.
"Questo incontro è stato più equilibrato. Sono orgoglioso di come ho lottato," ha ammesso. "Un avversario come Robbie, stilisticamente, è meglio. Siamo andati là fuori e ce le siamo date. Non si è sdraiato su di me: ha tirato pugni a destra e a manca e abbiamo cercato di metterci ko. Quindi sì, è stato un incontro diverso. Me l'ha fatta sudare. Mi sono dovuto fare il cu*o invece del ground£ tecnico, magari noioso, che è stato il mio primo incontro per il titolo - forse il secondo."
A 31 anni e dopo una carriera d'altissimo livello marcata da bellissimi incontri che ne hanno fatto un beniamino del pubblico, Condit si sente pronto ad appendere i guantini al chiodo.
"Sì, è ben possibile che questo sia stato il mio ultimo incontro," ha dichiarato ai microfoni di MMAFighting. "Sono contento di quel che ho fatto nella mia carriera. Sono arrivato più lontano di quel che avrei mai immaginato. Mi sono sempre fatto il cu*o e stanotte non è stato diverso. Ho perso e non è andato come speravo, ma ho combattuto come faccio sempre e sono orgoglioso di me stesso, quindi posso anche smettere, ma devo vedere."
Le sue dichiarazioni non sono una sorpresa.
Già durante le settimane precedenti l'incontro, Condit aveva lasciato intuire in più di un'occasione che stesse ponderando il ritiro. Eppure, nonostante non si possa definire una reazione a caldo, la sconfitta contro Robbie Lawler e la mancata opportunità di conquistare il tanto desiderato titolo dei pesi welter hanno certamente alimentato questo sentimento.
"Non è una decisione a caldo. Non sono abbattuto. Non lo so: devo valutare alcune cose, ma sì, è possibile che sia stato il mio ultimo incontro. Vedremo," ha ribadito in conferenza stampa.
"Combatto da molto tempo, oltre 40 incontri di MMA da professionista. Questa notte era un po' 'o la va o la spacca' per me, per la mia carriera, e ho dato tutto. Se avessi vinto la cintura avrei continuato a combattere, se non ce l'avessi fatta - come è successo - avrei deciso se continuare o no."