giovedì 14 gennaio 2016

José Aldo su Conor McGregor: "Comanda più dell'UFC"

L'ex campione dei pesi piuma, rivela sorprendenti dettagli dell'accordo sull'incontro con Conor McGregor.








I 13 secondi trascorsi da José Aldo dentro l'Ottagono contro Conor McGregor a UFC 194, a Las Vegas, ancora non sono usciti dalla testa dell'ex campione brasiliano dei pesi piuma.
Molti l'hanno criticato l'attacco, considerato scellerato, che ha condotta al prematuro ko, ma lui si difende.

"Il mio è stato un attacco normale," ha spiegato Aldo a Portal do Vale Tudo"Chi ne capisce di boxe e combattimenti lo sa. Ho sentito gente dire che non ho mai attaccato così, che non ho mai fatto niente del genere: io ho già vinto in 8 secondi al mio primo attacco. È successo contro un avversario durissimo come Cub Swanson. Ho vinto l'incontro in 7 o 8 secondi, ma nessuno ne parla. Quest'ultima volta ho attaccato normalmente: ho piazzato il piede all'esterno come si deve fare, ho tirato un destro al petto per misurare la distanza e incrociare col sinistro. Solo che sono avanzato parecchio. È stato un attacco sicuro, un attacco semplice che fanno tutti contro un mancino. Ma anche lui ha i suoi meriti. Ho fatto un errore. Credo che la mia mano non sia tornata al posto giusto e la mia testa era molto alta perché sono avanzato parecchio, ma l'attacco era sicuro. Avevo già attaccato una volta e lui ha cercato di calciarmi al ginocchio; ha tirato un destro, sono uscito e l'ho attaccato normalmente, senza rabbia, senza niente. In quel momento sono totalmente concentrato sull'incontro. Avevamo in mente una strategia, però non abbiamo avuto tempo. In quell'attacco ha avuto la fortuna di mettere a segno un bel pugno."




Tutto quel che Aldo desidera in questo momento è una rivincita, eppure rivela che l'intenzione dell'UFC è sempre stata un'altra: un incontro con Frankie Edgar.

"Subito dopo l’incontro Dana è venuto nello spogliatoio a dirci che il prossimo incontro sarebbe 
stato con Frankie Edgar per il titolo, dato che Conor sarebbe salito ai leggeri perché faceva fatica a tagliare il peso. Per me, è logico che io voglio la rivincita, anche per il fatto che non abbiamo combattuto. Nessuno di noi due ha combattuto. Ha messo a segno solo un pugno e vinto l’incontro. Bravo, complimenti, ma non è quello che tutti volevano vedere. Tuttavia non vivo in funzione di questo. Io vivo guardando al futuro. Che sia una rivincita o un incontro per il titolo poco importa, però è chiaro, un giorno lotteremo di nuovo e so che vincerò, so di esserne capace. Per quel che riguarda il prossimo passo, non guardo ad altro, né accetto altro che non sia per la cintura." 

Se è davvero questa l'intenzione dell'ex numero uno della classifica pound-for-pound dovrà probabilmente armarsi di pazienza e attendere.
McGregor infatti ha già firmato un accordo per combattere contro Rafael dos Anjos a marzo, per il titolo dei pesi leggeri, pur conservando la cintura dei pesi piuma, al contrario di quanto dichiarato da Dana White dopo la conclusione di UFC 194 e stipulato inoltre nel contratto.
Una conferma, secondo Aldo, che in questo momento chi comanda nell'UFC non è Dana White, né Lorenzo fertitta: è Conor McGregor.

"Quando abbiamo firmato il contratto, era stipulato che il vincitore avrebbe combattuto nella categoria superiore e abbandonato la cintura di quella sotto. Eravamo d'accordo, è stato quello che ci hanno detto. Se avessimo combattuto nei leggeri, che avessimo vinto o perso, e avessimo avuto l'opportunità di lottare nuovamente nei piuma, sarebbe stato subito per la cintura. Credo abbiano dato a Conor molta libertà e l'abbiano lasciato crescere. Oggi come oggi si diverte e comanda molto più di loro. Lo trovo ingiusto, nessuno ha mai fatto così. Non è una questione di denaro: quel che importa è mostrare chi comanda, chi è il padrone, chi è il capo, non una mer*a che parla di cose, quando sai che non si merita di stare dov'è.
Ho sempre rispettato i meriti di tutti, ma lui ha avuto molta più fortuna che meriti."