martedì 16 febbraio 2016

Demetrious Johnson: "È un cazzo di concorso di popolarità."

Il campione dei pesi mosca, lontanissimo dai guadagni di gente come McGregor cambia strategia: "devo diventare il re dei PR"








Possiamo considerare l'UFC un sistema meritocratico, dove a migliori risultati corrispondono migliori vantaggi; maggiori vittorie, maggior successo?

A prima vista sembrerebbe di no. Vedere Demetrious Johnson per credere. Il re incontrastato dei pesi mosca, al secondo posto nella categoria dei più forti lottatori pound-for-pound al mondo e detentore della maggior striscia attiva di difese del titolo (7) non guadagna un decimo di Conor McGregor, per esempio, fresco vincitore del titolo dei pesi piuma.
Nel suo ultimo incontro, a UFC 191, contro John Dodson, 'Mighty Mouse' ha intascato 191.000$.
A UFC 194, l'irlandese ha invece guadagnato una cifra tra i 3 e gli 8 milioni di dollari.

"Mi state chiedendo se ho raggiunto la soglia dei 6 zeri per incontro, del genere 'ecco, Demetrious, eccoti qua il tuo assegno di 2 milioni di dollari'? No," ha dichiarato Johnson alla radio di MMAjunkie. "Se ho mai ricevuto un assegno a 6 zeri? Assolutamente no. Se è uno dei miei obiettivi? Assolutamente sì."

Un ingiustizia? Un furto?
Dipende da cosa si intende per "migliori risultati" e "maggior successo".
Se per maggior successo si intende quello sportivo, allora Johnson non ha niente di cui lamentarsi: l'UFC gli ha dato l'opportunità di essere il migliore di tutti, di diventare campione, difendere il titolo.
Se invece ci si aspetta, o si pretenda, che il successo sia su tutti i fronti - incluso quello economico - allora bisogna essere giusti ed esigere risultati su tutti i fronti, non solo sportivi. E se i risultati sportivi di MM sono irreprensibili, di quelli economici non si può dire lo stesso.
Mentre gli eventi che coinvolgono McGregor non scendono sotto i 950.000$ di vendite pay-per-view e il botteghino ha fatto registrare 7,2 milioni di dollari di incasso per UFC 189 e 10,1 milioni per UFC 194, Johnson nei suoi ultimi 4 incontri ha sommato 560.000$ in pay-per-view e 5,3 milioni in biglietti: una media di 140.000$ in pay-per-view e 1.300.000$ in biglietti per incontro. Meno di un settimo degli incassi ottenuti da McGregor.
La ricetta è semplice: per guadagnare devi far guadagnare. Vuoi che l'UFC paghi milioni? Fai guadagnare loro milioni.

"Alla fine della fiera, non importa quanto sei bravo a combattere o quanto talento hai. È un cazzo di concorso di popolarità. Quindi, devo diventare il re dei PR fondamentalmente. È per questo che parlo di superfight. Se un superfight è così importante per il mondo e per l'UFC, sono pronto, datemi quei 2 milioni di dollari. Fatemi raggiungere certe cifre. Sto per difendere il titolo per l'ottava volta e sono piuttosto sicuro che ci sono fighter senza risultati comparabili con i miei nella loro carriera - sette difese del titolo e quant'altro - che hanno comunque raggiunto certe cifre. Non mi lamento o critico nessuno. Sono solo realista: loro prendono certe cifre e io no."

La super-sfida cui Johnson si riferisce, sarebbe un incontro tra lui e Dominick Cruz, campione dei pesi gallo. Un match che certamente susciterebbe un interesse maggiore di qualunque altra sfida nei pesi mosca, più della sua ottava difesa del titolo in programma il prossimo 23 di aprile a UFC 197, contro il pur talentuoso Henry Cejudo.
Una rivincita tra l'altro. Johnson e Cruz infatti si sono già affrontati nell'ottobre del 2011, per il titolo dei pesi gallo (all'epoca ancora non esisteva la categoria dei pesi mosca nell'UFC). Vinse 'The Dominator' per decisione unanime, ma molte cose sono cambiate dal 2011. 

"Il mio stile è cambiato drasticamente. La prima volta che abbiamo combattuto io ho usato un sacco di gioco di gambe, mentre lui è stato in grado di mettere a segno dei takedown e mantenermi al tappeto. Anche lui è migliorato e Dominick Cruz possiede un QI elevato, per cui se dovessimo combattere nuovamente sarebbe sempre un incontro duro. Aspettiamo e vediamo se mai diventerà realtà."