sabato 13 febbraio 2016

Ferguson aspetta Nurmagomedov: "Io ho cuore, anima e spirito. Lui no"

Reduce da 7 vittorie consecutive, Tony Ferguson scalpita in attesa di Nurmagomedov: "È in cima  alla classifica e non so il perché."







L'idea originaria di Tony Ferguson era quella di affrontare Khabib Nurmagomedov a marzo, ma l''Aquila' preferiva aprile, quindi chiese a sua moglie, in cinta di 6 mesi, se per lei andava bene.

"Partorirà dopo, per cui mi ha detto, 'Vai là, fagli il culo e torna a casa'," ha raccontato Ferguson a MMAjunkie.

Allora tutti d'accordo: Ferguson (20-3) affronterà Nurmagomedov (22-0) il 16 aprile a UFC on FOX 19, a Tampa, in Florida (USA).
Questa per lo meno è l'idea, la speranza. Non è infatti la prima volta che l'incontro viene fissato. L'UFC c'aveva provato già a dicembre, per The Ultimate Fighter 22 Finale, ma il fighter daghestano dovette ritirarsi a causa di un problema al ginocchio. E quando si parla di Nurmagomedov, conviene sempre incrociare le dita. Tartassato da continui infortuni alle ginocchia, non combatte ormai da due anni, da quando sconfisse l'attuale campione dei pesi leggeri Rafael dos Anjos, nell'aprile 2014 con una prestazione dominante.
Ferguson aspetta e spera.

"Non voglio parlarne male e dire, 'hey, spero ce la faccia a combattere'. Non è neanche più uno scherzo. Fate attenzione, assicuratevi che non si alleni troppo duramente, o chissà cosa diavolo stia facendo, e assicuratevi che si presenti per l'incontro e che raggiunga il peso."

C'è chi attribuisca la lunga catena d'infortuni di Nurmagomedov a una tendenza naturale, chi ai metodi d'allenamento dell'American Kickboxing Academy (la stessa di Cain Velasquez) e chi all'abitudine del russo di allenarsi "alla vecchia maniera": all'aperto, nei boschi, su terreni precari e meno sicuri.
Ora ha trasferito i suoi allenamenti in Bahrain e la speranza è che abbia corretto la sua preparazione. Lo stesso Ferguson ha trascorso anni allenandosi all'aria aperta, finché ha capito che i rischi correlati non valevano la pena.

"Anch'io l'ho fatto un sacco di volte. Vengo dal Midwest, gente tagliata grossa, e lo è anche lui. Quindi lo capisco. Ma quando quando vai fuori, metti i piedi su rocce e pietre e ti rovini le ginocchia. Corri rischi inutili per ottenere quel piccolo vantaggio negli incontri. Va bene, ma sto battendo i miei avversari allenandomi in palestra ora." 

Nurmagomedov, fermo da due anni e sempre 2º nella classifica dei pesi leggeri: Ferguson, 7 vittorie consecutive negli ultimi 2 anni, 5 conclusioni prima del limite e 4 bonus, al 5º posto: qualcosa non quadra, ma 'El Cucuy' ha intenzione di fare chiarezza il 16 di aprile, quando i due si troveranno finalmente faccia a faccia. 

"Vediamocela per 25 minuti, con un paio di minuti nel mezzo, e verrai messo alla prova. Mi guarderai negli occhi tra un round e l'altro e mi vedrai sorridere. So che la tua forza di volontà non è così forte come la mia. Io ho cuore, anima e spirito, e lui semplicemente no.
Sono quasi due anni che non si fa vedere e mi ha stufato, e penso abbia stufato anche i tifosi. È in cima  alla classifica e non so il perché."