Il campione dei pesi mosca risponde ai critici e rilancia: "Se volete vedere MMA d'alto livello, sintonizzatevi quando combatto"
Quante volte abbiamo sentito critiche contro i pesi mosca, contro Demetrious Johnson? È noioso, è sempre la stessa cosa, passano il tempo più a sfuggire ai colpi che a darli, mai un ko e così via. Puoi essere come 'Mighty Mouse', puoi aver difeso il titolo dell'UFC sei volte consecutive, puoi aver fatto fuori prima del limite i tuoi avversari più del 50% delle volte e puoi essere perfino considerato uno dei migliori lottatori pound-for-pound del pianeta: come un vecchio ritornello, la musica sembra destinata a ripetersi.
"Ad un certo punto della mia carriera dicevano 'oh, non finalizza mai nessuno'. Quel che scopri poco dopo è che sto spezzando braccia agli avversari, li sottometto e li mando ko," ha detto Demetrious Johnson nella conferenza telefonica di UFC 191 di ieri. "Poi iniziano a dire 'oh, non mi piace il suo modo di fare'. Bé, ok, se non ti piace come sono, non posso farci niente amico mio."
"La più tardiva sottomissione in un incontro nella storia dell'UFC: sono più concentrato su questo ed è tutto quel che mi interessa: andare là fuori e fare grandi prestazioni, mostrare che sono un lottatore completo che sa colpire, sa lottare al tappeto, sottomettere, usare il clinch. Tutto. Cerca su un'enciclopedia e chiedi quale lottatore è in grado di praticare qualunque tipo di arte marziale ad altissimo livello: apparirà la mia fotografia."
Tra i suoi colleghi invece l'opinione è molto diversa.
Conor McGregor ha elogiato pubblicamente il talento del campione dei pesi mosca e recentemente Ronda Rousey ha detto che Johnson è il suo lottatore preferito dell'UFC. Perché? Poiché è convinta sia l'atleta più completo e che è così veloce che le sembra un personaggio uscito da Dragon Ball Z.
"Bé, Ronda Rousey se ne intende parecchio ed io non posso che volerle bene e apprezzarla moltissimo. È così, non mi sono mai incrociato con qualunque atleta nell'UFC, dai pesi massimi fino ai pesi paglia femminili, pesi medi o altri campioni che non mi elogiassero e provo lo stesso per loro."
"Per cui sono solo i tifosi e gentaglia che non ne capisce niente che dice 'oh, sei noioso". Se la pensi così, semplicemente non capisci ciò che faccio; non capisci tutto quel che di buono e le tecniche che metto in pratica."
Uno dei motivi principali per cui non viene riconosciuto alla stregua del suo eccezionale talento è la mancanza di avversari al suo livello, in grado di impensierirlo e dare vita ad incontri combattuti.
"Dana White l'ha detto pubblicamente. Quando Anderson Silva ha iniziato a combattere nel UFC non era ancora la stella che tutti conosciamo. C'è stato bisogno di uno come Chael Sonnen perché la gente se ne accorgesse. Lo stesso vale per Chris Weidman. Non ha preso il volo fino al suo ultimo incontro, dopo aver sconfitto Vitor Belfort."
Quell'uomo forse esiste però: si chiama John Dodson, 'The Magician'. L'unico capace di mettere in difficoltà 'Mighty Mouse' - due anni e mezzo fa a UFC on Fox 6 - e suo prossimo avversario nel main event di UFC 191, fra meno di due settimane a Las Vegas.
"La domanda che mi pongo è: 'e dopo cosa succede?'. Indipendentemente dal fatto che vinca o perda, dopo cosa succede? È questo quel che mi interessa del futuro. Immaginiamo che vado là fuori, faccio un incontro spettacolare e batto John Dodson. La gente continuerà a dire le stesse cose. La gente continuerà a dire 'ah, ma...'."
"Quando ho messo ko Joseph Benavidez, uno dei commenti che mi ha fatto scoppiare a ridere è stato: 'certo, ero seduto lì a guardare Joseph Benavidez che veniva messo ko da Demetrious Johnson, ho alzato le spalle e sono uscito a comprarmi un burrito'. Ok, va bene. Quindi come dicevo, non mi interessa cercare di essere apprezzato dal pubblico e che tifino per me. Se volete vedere arti marziali miste d'alto livello, sintonizzatevi quando combatto. Se volete vedere drammi e sceneggiate, potete guardare Bachelors in Paradise: lì ci sono tutte le sceneggiate che volete."