Eddie Alvarez non vede l’ora di vedersela con Anthony Pettis nel co-main event di UFC Fight Night 81.
Eddie Alvarez (26-4) si prepara ad affrontare Anthony ‘Showtime’ Pettis (18-3) nel co-main event di UFC Fight Night 81 e non potrebbe essere più carico e fiducioso in se stesso.
“Ho sempre molta fiducia in me stesso a cammino degli incontri, ma questa volta in particolare, ho la certezza che non abbiamo tralasciato nulla,” ha dichiarato Alvarez a MMAJunkie. “Quando ripenso al training camp e a quel che abbiamo fatto… mi hanno spinto al di là di quel che pensavo fosse possibile, e oltre. Ho la certezza che lui non si è allenato tanto duramente come me per questo incontro. So che non ha dedicato tante ore come me. È più una consapevolezza che una convinzione.”
L’avventura di Alvarez nell’UFC non è iniziata come lui sperava. Eppure, la sconfitta per decisione unanime subita contro Donald Cerrone a settembre del 2014 ha acceso una fiamma in lui, una necessità di rivalsa che gli hanno permesso di cambiare marcia.
“Non ho iniziato nel migliore dei modi, però da un certo punto di vista è stato meglio così perché mi ha tenuto sul chi vive, affamato e pronto a combattere. Non c’è niente come una sconfitta per farti arrabbiare e spronarti. Quella sconfitta è stata una benedizione per me. Mi ha aperto gli occhi e mantenuto affamato, arrabbiato e di cattivo umore.”
Sono state quella rabbia e quella fame, dice, a permettere a 'The Silent Assassin' di sconfiggere l’anno seguente l’ex campione di Strikeforce Gilbert Melendez a UFC 188. A Città del Messico, dopo un primo round difficile, si è alzato dallo sgabello con un occhio pesto ma uno spirito indomito grazie al quale è stato in grado di ribaltare la situazione e conquistare la vittoria, per decisione non unanime.
Fra una settimana a Boston troverà di fronte a se un avversario con motivazioni probabilmente molto simili. Pettis infatti viene da una cocente sconfitta ai danni di Rafael dos Anjos (UFC 185) che gli costò a marzo il titolo dei pesi leggeri e cercherà ad ogni costo di rifarsi immediatamente. Alvarez, vittima di un destino simile quando, campione di Bellator, venne battuto da Michael Chandler, capisce cosa debba provare ‘Showtime’ in questo momento, eppure secondo lui sarà tutto inutile.
“Sono già stato campione e ho perso il titolo. So come prepararmi mentalmente per il prossimo incontro. Penso vedremo il miglior Pettis domenica, ma non credo sarà sufficiente; non credo ce la farà. Indipendentemente dalla sua volontà di rifarsi o da ciò che vuole riprendersi, penso che niente di tutto ciò gli sarà utile: sono troppo preparato, troppo pronto per questo incontro.”
Le chiavi del successo, saranno il suo ritmo asfissiante, una forza mentale superiore e la sua abilità nel dettare il corso degli eventi.
“Se voglio che l’incontro si svolga in piedi, si svolgerà in piedi. Se voglio che vada a terra, andrà a terra. Resta il fatto che sarò io a decidere dove si svolgerà la lotta e molto probabilmente deciderò anche quando l’incontro terminerà. È una questione di sapere trovare la strada che porta alla vittoria.
Ad ogni modo ho sempre la sensazione che col ritmo che impongo ai miei avversari, sia che sembrino in forma o facciano bene nel primo round - magari anche all’inizio del secondo round – presto o tardi sento che mollano. E quando accadrà sentirò l’odore del sangue e lo finirò. Questa è l’impressione che ho e come stanno andando gli allenamenti. Penso che quel che vedrete domenica prossima sarà un incontro dove col passare dei minuti inizierò a rubare l’anima al mio avversario e lui inevitabilmente soccomberà.”