mercoledì 26 agosto 2015

WEIDMAN CONDANNA ANDERSON SILVA: "ALLA GENTE NON PIACCIONO I BUGIARDI"

Il campione dei pesi medi commenta la condanna inflitta ad Anderson Silva e gli dà un consiglio: "Sii onesto, la gente lo apprezza."







Chris Weidman gode certamente di un punto di vista unico per quel che riguarda Anderson Silva.
Il campione americano dei pesi medi dell'UFC è colui che ha strappato a 'The Spider' la sua aura di invincibilità mettendo fine ad una striscia record di 16 vittorie consecutive nell'UFC.
L'ha fatto mettendelo ko due volte e da allora Anderson Silva, 40 anni, non è stato più lo stesso.

Dopo oltre un anno d'assenza per ristabilirsi dalle fratture di tibia e perone rimediate contro Weidman, Silva è tornato dentro l'Ottagono il 31 gennaio scorso, a UFC 183, contro Nick Diaz ed è sembrato l'ombra del lottatore fenomenale, capace di infiammare la fantasia di tifosi dai quattro angoli del pianeta per quasi un decennio.
Di male in peggio: alcuni giorni dopo l'incontro la NAC annuncia che il brasiliano è risultato positivo al test antidoping. Il 13 agosto si presenta all'udienza del Comitato Atletico del Nevada con un difesa improbabile e imbarazzante che viene rapidamente smontata dall'accusa. È condannato a pagare una multa e viene castigato con un anno di sospensione.

Trasmessa pubblicamente, l'udienza fa rapidamente il giro della rete.
E non è un bel vedere.



“L’ho guardato un po’ ed ho visto gente parlarne, per cui non conosco tutti i dettagli,” ha detto Weidman a The MMA Hour. “Non mi va di iniziare a parlarne senza conoscere i fatti, ma ho sentito gente dire che ha cambiato la sua storia, tipo tre volte. Ho visto Bas Rutten dirlo. Per come la vedo io, tutti fanno cavolate. L’ho anche scritto su Twitter. Combinano tutti casini, perciò la gente lo capisce. Ma alla gente non piacciono i bugiardi.”

“Voglio dire, se combini un casino, cavolo, sii onesto. La gente lo rispetta e capisce, perché chiunque combina casini. La gente apprezza l’onestà. E se cambi la tua storia tre volte, non va bene. Ammettilo e basta.”

Secondo Weidman, "gli è andata ancora bene" che l'incontro non era ancora soggetto alla nuova severa politica antidoping, altrimenti la sospensione sarebbe stata tra i due e i quattro anni.

Ha mai pensato che Silva potesse essere dopato in occasione dei loro incontri?

“Se avessi perso con lui, lo penserei,” ammette Weidman. “Dato che l’ho battuto, non me ne frega. Non ci penso troppo: che fosse dopato o no, non fa nessuna differenza.”

L'atleta della palestra Serra-Longo fa inoltre notare che i suoi avversari entrano stranamente in periodi difficili dopo essere sconfitti da lui.

“Voglio dire, puoi tornare anche più indietro. Ho l’impressione che tutti gli avversari che ho incontrato, stanno facendo molto bene e tutti pensano che mi sconfiggeranno. Poi, dopo che li ho battuti, non sembrano più così forti. Iniziamo da Mark Munoz. Credo ne avesse vinte tre o quattro di fila, avrebbe dovuto lottare per il titolo e la gente pensava che avrebbe potuto battere Anderson Silva. Poi lo batto e  inizia a perderne una dopo l’altra e la gente pensa che faccia schifo."

"Poi ovviamente vengono gli incontri con Anderson Silva e la gente ha un milione di scuse. Ma lo guardi contro Stephan Bonnar nell’incontro anteriore ed è invincibile. Ovviamente aveva la guardia bassa in quegli incontri e ha fatto lo stesso con me, solo che io ho continuato a seguire il mio piano: sono rimasto concentrato e l’ho steso. Da quel momento in avanti, le cose non gli sono andate molto bene." 

"E poi, ovviamente, Lyoto Machida. Il povero Lyoto, sta vivendo un periodo nero. E Vitor, vedremo quel che gli succede. Ma c’è sempre qualcosa, sempre. Sono solo scuse. Scuse.”

Chris Weidman difenderà il titolo dei pesi medi contro Luke Rockhold il 12 dicembre nel co-main event di UFC 194.