Le reazioni dei protagonisti: Jon Jones tira un sospiro di sollievo; l'UFC prende tempo; Daniel Cormier scalpita.
Ieri mattina durante l'udienza in tribunale, Jon Jones si è dichiarato colpevole dell'accusa di aver provocato un incidente stradale il 26 aprile di quest'anno ed essere in seguito fuggito. Il giudice Charles Brown è stato quindi clemente e l'ha condannato a 18 mesi di libertà vigilata invece di farlo imprigionare.
Poche ore dopo la sentenza emessa dal tribunale di Albuquerque, Jon Jones ha emesso un comunicato attraverso EAG Sports Management carico di comprensibile sollievo.
“Riguardo alla decisione presa oggi dal tribunale, sono molto felice di potermi finalmente mettere questo incidente alle spalle. Le mie azioni hanno causato dolore e disagio nella vita di altre persone e per questo sono veramente dispiaciuto e me ne assumo tutta la responsabilità.
Ho lavorato duramente durante questo tempo lontano dallo sport per crescere e maturare come uomo e per assicurarmi che niente del genere possa accadere nuovamente. Ho imparato parecchio da questa esperienza e sono determinato a diventare una persona migliore a causa di ciò.
Chiedo scusa a coloro che hanno risentito delle mie azioni in questo incidente e spero mi verrà data l’opportunità di redimermi agli occhi del pubblico, della mia famiglia e dei miei amici, ben come dei miei tifosi.
Non sono sicuro di ciò che il futuro abbia in serbo per me, ma ho intenzione di continuare a fare quel che è necessario per essere produttivo ed avere successo in ogni aspetto della mia vita.”
Jon Jones è quindi libero di tornare a combattere se così, speriamo, sceglierà di fare.
Ora spetta all'UFC decidere se sollevare la sospensione a tempo indeterminato inflitta all'ex campione dei pesi mediomassimi all'indomani del suo arresto in aprile.
Per il momento, l'UFC prende tempo, come si evince dal comunicato da loro emesso poco dopo la lettura della sentenza.
“L’UFC è al corrente che Jon Jones abbia raggiunto questa mattina un accordo con le autorità di Albuquerque, nel New Messico risultante da accuse legate ad un incidente automobilistico avvenuto qualche tempo fa quest’anno. Di conseguenza, l’UFC, attraverso lo studio legale Campbell & Williams con sede a Las Vegas, analizzerà dettagliatamente l’accordo prima di valutare un possibile reinserimento di Jones per far ritorno alle competizioni.
Ulteriori informazioni verrano rese disponibili una volta completata la revisione del caso.”
Anche Daniel Cormier, attuale detentore della cintura dei pesi mediomassimi, ha voluto commentare la notizia del potenziale, imminente ritorno di Jones dentro l'Ottagono.
"Quando è avvenuto l'incidente, nessuno pensava davvero che Jon sarebbe andato in prigione," ha detto Cormier ai microfoni di MMAFighting. "La speranza era che ci sarebbe stato una sorta di castigo per le sue azioni ed è quello che la giustizia gli ha imposto. Il sistema giuridico esiste per una ragione, perciò dobbiamo dedurre che è giusto.
Jon non l'ha fatta franca. Sarà ora in grado di aiutare i bambini e parlar con loro nella speranza che non commettano errori come quelli da lui commessi durante la sua vita.
Speriamo d'altra parte che diventi una persona migliore e ritorni a fare quel che sa fare meglio: combattere."
DC affronterà sabato prossimo Alexander Gustaffson nel main event di UFC 192 a Houston, nel Texas: in palio il titolo una volta saldamente nelle mani di Jon Jones ed ora custodito dallo stesso Cormier.
Dovesse sconfiggere Gustaffson, potrebbe in seguito trovarsi di fronte proprio Jon Jones e avere così l'opportunità di vendicare l'unica sconfitta subita in carriera.
"Mi piacerebbe moltissimo combattere con lui. Devo prima superare Alexander Gustaffson e poi vederemo quel che succede. Ma sì, mi piacerebbe fosse Jon Jones il prossimo."